La salvezza passa anche da Varese
Brotto chiede una prova di maturità

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Pierluigi Brotto non usa giri di parole alla vigilia della sfida Itelyum Arena con l’Openjobmetis Varese: “La squadra vincente potrà considerarsi salva al 90%”. Un match da dentro o fuori, quindi, come confermato dalle parole del coach biancoblù: “Se fosse decisiva al 100%, non ci sarebbe più margine. Ma anche quel 10% residuo la dice lunga sull’importanza della gara”.
La Vanoli si presenterà però senza il nuovo arrivato Godwin Omenaka, come annunciato da Brotto: “Non è arrivato il nulla osta dalla Cina, quindi non potrà essere inserito a referto”. Una settimana complicata, quella della squadra: “Ci sono stati piccoli acciacchi, postumi dell’ultima partita. Nulla di grave, ma non ci siamo mai allenati al completo”.
Dal punto di vista tattico, non sono previste particolari sorprese: “Non abbiamo preparato nulla di particolare da un punto di vista tecnico. Quello che mi interessa è il percorso che abbiamo fatto fin qui. Spero che i giocatori abbiano compreso il cammino intrapreso e siano pronti a mettere in campo tutto quello che abbiamo costruito. Partite come questa non si preparano in due giorni, ma con un vissuto più lungo”.
Parlando dell’avversario, il coach della Vanoli ha sottolineato i miglioramenti della formazione varesina: “Varese ha cambiato faccia. Con il nuovo allenatore sono diventati molto più solidi in difesa. Hanno inserito giocatori che si sono adattati bene al sistema di gioco, ora hanno più identità e gerarchie definite. Questa è la caratteristica che mi preoccupa di più, perché ora sono meno imprevedibili, ma più efficaci”.
A proposito del primo allenamento di Godwin Omenaka, il giudizio è stato positivo: “Fisicamente è diverso da quello a cui siamo abituati, soprattutto come tonnellaggio. Ho visto buona volontà, ed è un buon punto di partenza. Dovremo lavorare per inserirlo nel nostro sistema, ma le premesse sono buone”.
Sugli avversari, Brotto non ha nascosto la sua preoccupazione per Hands: “Se è in giornata, può fare davvero male. Abbiamo pensato a qualcosa, ma la cosa principale sarà che la squadra sia pronta ad aiutarsi per contenere un giocatore con quelle qualità tecnico-tattiche”.
Infine, l’atmosfera del palazzetto e l’importanza dell’approccio mentale: “Sarà una prova di maturità per noi. In casa abbiamo dimostrato di essere cambiati, in trasferta invece andiamo ancora a corrente alternata. Spero che questa gara ci permetta di fare un ulteriore passo avanti e chiudere il cerchio anche fuori casa, con la faccia giusta“.
Cristina Coppola