Basket

Juvi, i jolly sono finiti:
servono punti pesanti

Poco meno di quaranta giorni per scrivere il proprio destino e all’orizzonte il cammino è più che mai insidioso. Complice il ko nel finale contro Brindisi, la Ferraroni Juvi Cremona è scivolata di nuovo nella zona a rischio della classifica, ovvero quella che comporterebbe il purgatorio dei playout. Una gara che lascia l’amaro in bocca, sia per un quantomeno discutibile metro arbitrale che per quella sensazione di occasione persa, vista l’assenza tra le fila della Valtur di De Vico, Vildera e Laquintana.

Seconda sconfitta consecutiva, che pesa un po’ di più viste le concomitanti vittorie di Cento e Nardò e che mette gli oroamaranto alle corde. L’assenza prolungata di Tortù pesa e il solo Polanco, sensazionale al PalaPentassuglia, sembra non essere sufficiente a muovere una classifica che ora inizia a tirare occhiatacce. A Brindisi si è visto qualche sprazzo del neoarrivato Washington, ma dalla guardia statunitense ci si aspetta maggior sostanza ed in questo senso un’ulteriore settimana di lavoro tecnico ed atletico non potrà che essergli utile.

Con sette partite ancora da giocare nulla è perduto, ma servirà un’impresa per strappare la salvezza diretta. Anzi, ne serviranno diverse, perché il calendario da qui alla fine sarà tutt’altro che magnanimo. Un filotto da incubo, che partirà domenica con la sfida interna contro Udine, capolista lanciatissima verso la promozione e presumibilmente arrabbiata il giusto dopo aver mancato l’obiettivo della coppa Italia, arrendendosi in semifinale alla poi vincitrice Cantù nonostante un Anthony Hickey da 35 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.

Guardando appena più in là del match contro l’Apu si intravede poi la doppia trasferta a Torino e Rimini, prima di riabbracciare il PalaRadi per due gare di fila contro Pesaro e Livorno, quest’ultima molto probabilmente dall’enorme peso specifico e con il fardello del -17 dell’andata. Poi c’è Rieti, prima di chiudere con Avellino.

Insomma, un rush finale che metterà alla prova la capacità della Juvi di essere squadra anche e soprattutto nelle difficoltà, con la speranza che capitan Tortù possa tornare al più presto per dare una mano a centrare l’obiettivo. I jolly sono finiti, ora serve tornare a collezionare qualche scalpo eccellente.

 

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