Basket

La Juvi attende Nardò
sfida salvezza da non fallire

Ci sono partite che bisogna vincere per forza, anche nelle situazioni di emergenza. Magari non decisive, ma di quelle che contribuiscono ad orientare una stagione. Quella contro Nardò, in programma domenica alle 18 al PalaRadi, per la Juvi è proprio una di queste.

Uno scontro diretto a tutti gli effetti, che purtroppo per gli oroamaranto arriva nel momento più difficile della stagione. L’infortunio di capitan Tortù ha creato un vuoto nel roster gigliato, di certo non lenito dalla volontaria rinuncia ad Ivan Almeida, una scelta – parola di coach Bechi – fatta per una questione di principio e di rispetto per il gruppo.

Si profila come inevitabile un nuovo intervento sul mercato alla caccia di un esterno per rimpiazzare il capoverdiano, ma nonostante le insistenti voci, molto probabilmente non sarà Maverick Rowan, dato per partente dalla tumultuosa Pistoia, il volto nuovo in casa Ferraroni.
La società rimane vigile pronta a cogliere l’occasione giusta, ma per il cruciale match contro i salentini coach Bechi dovrà di nuovo fare i conti con delle rotazioni ridotte all’osso.

L’allenatore livornese dai suoi vuole compattezza e fiducia nei propri mezzi, indispensabili per alimentare quello spirito di reazione che la squadra ha già dimostrato di possedere. La classifica dice che ad oggi Polanco e compagni sarebbero salvi, ma con il recente filotto di tre sconfitte consecutive le sabbie mobili dei playout si sono riavvicinate, tenute per il momento a bada grazie al vantaggio negli scontri diretti sulle appaiate Orzinuovi e Cento.

Nardò si presenta al PalaRadi galvanizzata dal colpo esterno infrasettimanale a Forlì, sospinta da un irreale Russ Smith, tornato in Salento per sopperire all’infortunio di Avery Woodson e in grado di segnare 37 punti in 25’. C’è anche l’ex Iannuzzi tra le fila di Nardò, intenzionata a cavalcare il blitz romagnolo ma conscia del -25 incassato da una straripante Juvi all’andata.

Contro l’Urania l’atteggiamento juvino non è dispiaciuto, ma servirà più qualità offensiva per portare a casa due punti fondamentali. E il coltello tra i denti, come sempre.
Alberto Guarneri

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