costruiscono, incognita Esperia
costruiscono, incognita Esperia
Un impatto devastante, una titolarità che, dopo 5 presenze, non sembra essere minimamente in discussione. Paulo Azzi è arrivato a Cremona per incidere, le sue prime gare in grigiorosso lo dimostrano. Corsa, applicazione tattica, intelligenza, concretezza, personalità e, perché no, positività. La Cremonese si gode il suo nuovo esterno arrivato dal Cagliari, perennemente tra i migliori in campo nelle 5 apparizioni.
Che Azzi avesse sposato la causa, da subito, lo si era intuito già dalla sua prima partita. Gli sono bastati 14 minuti contro il Modena per mettere a referto il primo assist, con un cross preciso e delicato per De Luca, nel finale di match allo Zini. Poi la sua prima da titolare a Salerno: nonostante la sconfitta, l’italo-brasiliano è uno dei migliori in campo, garantendo una spinta costante sull’out di sinistra. Da qui in poi per Giovanni Stroppa diventa indispensabile, visto che in quattro gare non è mai stato sostituito, facendo sempre parte dell’undici iniziale.
Azzi ha però dimostrato di avere anche i gol nelle sue corde. Contro il Cesena è arrivato il suo primo timbro, frutto di un movimento assolutamente non banale. Taglio dalla sinistra verso il centro del campo, alla ricerca di quello spazio lasciato dalla difesa avversaria tra esterno e braccetto. Nonostante la quantità garantita ogni partita, quella palla poi va anche messa dentro, e Azzi ha dimostrato di saper essere lucido davanti a Klinsmann. Certo, un lancio come quello di Castagnetti lo fanno in pochi in Serie B, forse nessuno. L’ex Cagliari ha poi dimostrato di avere lo spirito giusto per lo spogliatoio, mostrando grandi certezze e positività anche dopo una sconfitta.
L’arrivo di Azzi, viste anche le partenze di Quagliata e Sernicola, ha rivoluzionato le gerarchie sulle fasce. L’out di sinistra ha un nuovo proprietario, un giocatore in continua crescita che rappresenta un’arma importante per il finale di stagione. La condizione migliora partita dopo partita, la qualità, invece, non si discute.
Simone Guarnaccia