assente a causa dell'influenza
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Dal suo ingresso sulla panchina della Vanoli, come head coach Pierluigi Brotto ha subito imposto la sua personalità e il suo approccio, basato su due principi chiave: lavorare sugli aspetti mentali e lasciare alla squadra maggiore libertà tattica, senza il rigore che aveva contraddistinto la precedente gestione. I risultati gli stanno dando ragione: tre vittorie in sei partite, un netto miglioramento rispetto alle sole due vittorie in tredici gare con coach Cavina.
I giocatori hanno accolto con entusiasmo il nuovo corso, affidandosi con fiducia all’ex vice allenatore. Un rapporto di fiducia ripagato fin dal debutto con Trento, prima in classifica, dove la Vanoli ha saputo compiere un’autentica impresa. Quella partita, sulla carta quasi proibitiva, è stata letta in maniera eccellente da Brotto, che ha saputo trasmettere alla squadra la grinta e il carattere che sfoderava in campo da giocatore. Una vittoria che ha riportato il sorriso in settimana al PalaRadi e che ha fatto crescere la consapevolezza del gruppo, maturata ulteriormente con i successi su Scafati e, soprattutto, sull’ambiziosa Trapani.
Nel percorso non sono mancate le difficoltà: Bologna e Venezia erano ostacoli proibitivi, mentre Reggio Emilia ha imposto una fisicità che la Vanoli ha faticato a contrastare. Proprio la batosta del PalaBigi, definita da Brotto “uno schiaffo che poteva far bene alla squadra”, è stata però la base su cui costruire la vittoria contro Trapani.
E a proposito di consapevolezza, il lavoro di Brotto e dei suoi collaboratori – in primis Carlo Campigotto, e coach Massimo Giubertoni, arrivato in corsa per dare una mano al team – sta dando ottimi risultati anche su quei giocatori che finora erano rimasti più in ombra, per demeriti propri o per pochi minuti a disposizione.
Payton Willis e Corey Davis sono stati tra i protagonisti delle ultime sfide, tornando ai loro livelli e ritrovando fiducia. “Con coach Brotto c’è più libertà e ci sentiamo parte di qualcosa di più grande, giochiamo di squadra e giochiamo per i nostri compagni”, aveva sottolineato Davis dopo l’ultima vittoria. Anche il campitano, Trevor Lacey aveva evidenziato la maggiore fiducia nei giocatori: “Brotto ha semplificato il gioco, ci lascia maggiore libertà di lettura e ci chiede di prendere decisioni sul campo”.
Federico Zampini ha firmato il suo high stagionale contro Trapani, Federico Poser è in crescita, mentre Tariq Owens continua a dare spettacolo sotto canestro. E poi c’è Christian Burns, l’ultimo innesto della Vanoli, che sta portando solidità ed esperienza, oltre a offrire consigli preziosi ai compagni in panchina, ma siamo sicuri che altri presto si aggiungeranno alla lista dei migliori in campo biancoblu.
La strada per la salvezza è ancora lunga, ma questa Vanoli ha dimostrato di essere una squadra in grado di stupire. Con una guida tecnica che ha saputo dare nuova linfa al gruppo e un roster che sta finalmente trovando le giuste gerarchie, il finale di stagione è ancora tutto da scrivere.
Cristina Coppola