Basket

Mazzoleni, coach Baiardo traccia
bilancio prima parte di stagione

Coach Giovanni Baiardo

La Mazzoleni Pizzighettone, dopo aver conquistato il pass per i Play-in Gold, si prepara ad affrontare la nuova fase con rinnovata ambizione. A fare il punto della situazione è coach Giovanni Baiardo che analizza la prima parte di stagione a tutto tondo, dalla gestione della prima squadra al settore giovanile, passando per la connessione creatasi con l’ambiente Pizzighettone, senza sottrarsi dall’indicare ambizioni e obiettivi per il prosieguo del cammino in Serie B Interregionale.

Facciamo il punto dopo la fine della prima fase: un giudizio riguardo questa prima parte di stagione?
“Spesso – risponde coach Baiardo – mi preme citare dei dati che misurano in maniera più realistica il rendimento della squadra. Siamo la squadra con il terzo miglior attacco, la miglior difesa, la miglior valutazione complessiva e il maggior numero di assist. Mi sono ripromesso dall’inizio della stagione che il nostro obiettivo fosse quello di essere una squadra che condividesse il pallone in attacco e che difendesse forte, e penso che questi dati possano dimostrarlo. Quindi, complessivamente, sono molto soddisfatto”.

Partiamo dall’inizio: il primo giorno che si è presentato a Pizzighettone ha detto di sentirsi orgoglioso di essere arrivato in riva all’Adda: a distanza di qualche mese qual è il giudizio sul mondo biancoblù?
“Anche le sensazioni che avevo sin dall’inizio sono state davvero molto positive e si sono confermate in questi mesi. Diciamo che trovo in questa realtà il riflesso dei miei valori. Do molta importanza all’aspetto umano, anche nelle relazioni professionali. Qui ho trovato un ambiente che, oltre a fare le cose con grande serietà, ambizione e umiltà, è composto da persone di grande spessore. Quando vengo a Regona a lavorare, non vado solo in un ambiente lavorativo, ma in un luogo dove mi riconosco al 100%. Di conseguenza, è veramente un piacere stare qui e confido che possa continuare in questo modo”.

Che difficoltà avete dovuto superare finora? Penso ad esempio a quando c’è stato quel breve passaggio a vuoto della squadra: ha perso qualche certezza o tutto è sempre stato sotto controllo?
“I campionati e le stagioni sono percorsi che inevitabilmente hanno alti e bassi. La cosa più importante è non disperdere mai la propria identità, sia come squadra che come gruppo. Anche nei momenti di maggiore difficoltà, noi non l’abbiamo mai persa. Abbiamo corretto alcune cose in corsa, ci siamo sicuramente confrontati e abbiamo lavorato per migliorare determinati aspetti del nostro gioco. Il momento più negativo è stato sicuramente quella settimana in cui abbiamo rimediato tre sconfitte di fila. Se le prestazioni in casa con Nerviano e Gardone sono state le più negative della stagione, già dalla trasferta di Mantova abbiamo fatto un salto di qualità su alcuni aspetti su cui avevamo lavorato in quella settimana. Da quel momento, abbiamo trovato una continuità, soprattutto dal punto di vista difensivo, che ci ha permesso di fare un grande girone di ritorno. Quindi, su questa strada vogliamo continuare.

Pizzighettone parte con 8 punti e l’ottavo posto in classifica: che punto di partenza è?
“Un punto di partenza buono, perché complessivamente, al di là delle tre o quattro squadre (di cui tre del girone Veneto) che partono con tanti punti, le squadre sono tutte racchiuse in due punti, a testimonianza del grande equilibrio che si è visto soprattutto nel nostro girone. Di conseguenza, il nostro obiettivo è qualificarci per i play-off e farlo con ambizione, giocandoli con determinazione. Partiamo dentro la griglia delle prime otto, ma chiaramente ora dobbiamo ottenere dei risultati che ci permettano di raggiungere il nostro obiettivo e arrivare alla fine della stagione con le carte in regola per giocarcela fino in fondo.

Che tipo di avversari troverà ora la Mazzoleni?
“Sicuramente ci sono squadre di livello. Abbiamo tre squadre che, secondo me, sono molto forti per la categoria: Ferrara su tutte, ma anche Pordenone e Monfalcone si sono dimostrate di altissimo livello. Chiaramente, anche Virtus Padova, Oderzo e Gorizia sono squadre con giocatori e individualità molto importanti, e nessuna di queste potrà essere sottovalutata. Del resto, se sono riuscite a qualificarsi per i Play-in Gold, hanno tutti i loro meriti. Ogni partita sarà una storia a sé, perché ogni squadra ha le sue peculiarità, ma noi dobbiamo continuare per la nostra strada, con un’identità molto chiara, puntando a vincere ogni partita.

Tra le squadre avversarie, quale giudica sia quella più accreditata per tentare di arrivare in fondo al percorso?
“Penso che sulla carta, soprattutto dopo l’ultimo acquisto, la Sangiorgese abbia le carte in regola per arrivare in fondo, ma insieme a loro metto anche Ferrara. Penso che queste due squadre abbiano tutto per poter vincere il campionato, ma credo che subito sotto di loro, a una spanna di distanza, ci siamo noi, insieme ad altre squadre di livello. Di conseguenza, penso che sarà un campionato incerto fino alla fine”.

A livello tattico, cosa cambierà per voi?
“Troveremo sicuramente squadre con un tasso di fisicità e di esperienza notevole, alcune con più fisicità, altre con più esperienza, ma secondo me la vera differenza che potremo trovare sarà questa. Magari un minor tasso tecnico, ma molto lieve, e una maggiore fisicità ed esperienza in alcune squadre. Di conseguenza, dovremo essere bravi ad adeguarci e ad affrontarle”.

Qual è l’obiettivo per questa fase Play-in Gold?
“Noi vogliamo assolutamente qualificarci nelle prime otto. Il nostro obiettivo dall’inizio della stagione, su cui non ci siamo mai nascosti, è quello di arrivare ai play-off, e una volta che siamo in ballo, vogliamo ballare”.

Quanto sarà importante il ruolo del pubblico, sempre così caldo e numeroso?
“Penso che sarà fondamentale. Ho avvertito sin da subito, sin dalla prima partita con Bologna, dove presentammo il settore giovanile e minibasket, che il palazzetto era pieno in ogni ordine di posto. Il calore, il trasporto, l’entusiasmo che c’è nel seguire questa squadra sono stati evidenti. Per noi il PalaStadio è un fattore importante, così come lo è il fattore campo. L’apporto del nostro pubblico è fondamentale, quindi mi aspetto grande trasporto, grande presenza e grande calore. Nelle prossime gare faremo di tutto per non deludere i nostri tifosi.

Tornando al mondo Pizzighettone, considerando il suo ruolo di supervisore del settore giovanile, che lavoro avete impostato? E come sta andando la stagione?
“Ci siamo, sin dall’inizio dell’anno, dati l’obiettivo nel settore giovanile di cercare di conciliare l’anima sociale della nostra società, cercando però di alzare il livello di qualità degli allenamenti e, più in generale, dei ragazzi. Di conseguenza, il confronto sin dall’inizio della stagione è stato quello di lavorare per aumentare l’intensità degli allenamenti e la percentuale di tempo dedicata al gioco, pur non potendo fare con ogni squadra 10 ore di allenamento a settimana. Penso che da parte di tutti i coach ci sia stata grande disponibilità a fare questo. Il confronto è costante; io comunque sono tutti i giorni a Regona a vedere gli allenamenti e sono sempre a disposizione dei nostri coach. C’è un ottimo rapporto, una grande sinergia e penso che questo si rifletterà positivamente sul lavoro con i nostri giovani”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...