riempie il PalaRadi
riempie il PalaRadi
Derby del Po ancora una volta amaro per la Ferraroni Juvi Cremona, che dopo aver condotto per praticamente tutta la partita, si fa sorprendere nel finale da un’Assigeco Piacenza brava a non mollare nemmeno nei momenti più difficili. Grande occasione buttata al vento per la truppa di coach Bechi, che ancora una volta deve fare mea culpa per una disattenzione a rimbalzo nel finale di partita che finisce 86 a 81.
Approccio alla gara positivo per gli oroamaranto, con Polanco a creare immediatamente problemi dal palleggio all’Assigeco: dopo 3’ è 10-4 Juvi, con 7 punti del dominicano. I padroni di casa faticano a mettersi in ritmo in attacco, mentre i gigliati trovano altra preziosa linfa dall’ingresso di Barbante, che con 7 punti consecutivi spinge i suoi sul 21-11, che diventa 24-13 con la tripla fuori ritmo di Almeida. Piacenza tuttavia trova il modo di rientrare in partita, chiudendo il primo quarto con un parziale di 7-0 che vale il 24-20 ospite del primo riposo.
In avvio di secondo periodo l’inerzia sembra tornare nelle mani juvine grazie all’appoggio di Polanco e alla tripla di Bertetti, ma dal timeout di coach Manzo esce un’Assigeco rinfrancata, che con Gilmore e Bonacini torna sul -2. Stavolta il tempo lo ferma l’allenatore gigliato, che trova risposte immediate da Tortù: 8 punti filati del capitano e 41-35 Juvi al 18’, ma il gap viene di nuovo ricucito da Bartoli e dalla bomba di Marks. Sembra tutto da rifare, ma negli ultimi 90’’ Zampogna propizia un parziale di 9-0 per gli ospiti, che con il tap-in a fil di sirena di Morgillo vanno negli spogliatoi sul 50-40.
Prima cinque punti di Tortù, poi la bomba di Polanco: inizia con le marce alte il secondo tempo della Juvi, che nel giro di 2’ tocca il massimo vantaggio sul 58-44. Nel momento di maggior difficoltà Piacenza trova però la forza di reagire, guidata da un Marks in serata di grazia: controparziale di 13-3 Assigeco e coach Bechi costretto a fermare la partita sul 61-57 del 26’. Il timeout tuttavia non porta all’antidoto contro Marks, che prima dalla lunga e poi dalla lunetta impatta la gara a quota 62. Almeida accende il PalaBanca con una gran schiacciata, ma le lunghe leve di Barbante permettono alla Juvi di chiudere avanti il terzo periodo sul 66-64.
In avvio di quarto quarto le polveri sembrano bagnarsi per entrambe le formazioni, poi Barbante da sotto e Tortù da tre scavano il nuovo +7 juvino al 33’. Ancora una volta Piacenza è in sofferenza, ma qualche palla persa di troppo degli oroamaranto – saranno 18 alla fine – tiene in vita i padroni di casa, che con un miniparziale di 6-0 torna a -1. L’Assigeco non muore mai, ma ci prova Massone a darle il colpo di grazia con la tripla del +4.
Marks e Bartoli rispondono a Tortù e si entra nell’ultimo giro di lancette sull’81-79 Juvi. Dopo un paio di errori per parte, Serpilli dall’angolo mette la tripla del primo vantaggio piacentino a 30’’ dal termine. Massone prova la soluzione personale in avvicinamento ma si incarta, dall’altra parte invece ancora Serpilli si guadagna un viaggio in lunetta: clamoroso 0/2, ma i gigliati concedono il rimbalzo offensivo e altri due liberi, questa volta convertiti dall’infallibile Marks.
Cremona ha 3 punti da recuperare, un timeout e 7’’ secondi a disposizione, ma riesce solamente a creare una tripla da lontanissimo di Bertetti che trova amaramente il ferro e l’Assigeco può esultare. L’eroe di serata è ovviamente Marks con il suo trentello tondo, ma girare il destino della partita è un chirurgico Serpilli. La Juvi manda quattro uomini in doppia cifra con capitan Tortù che tocca quota 18, ma non basta.
Alberto Guarneri