Altri Sport

Riccardo Vialli: "Lo zio Gianluca
sognava la presidenza della Samp"

In un’intervista pubblicata giovedì mattina da “La Gazzetta dello sport”, Riccardo Vialli, cremonese, nipote di Gianluca Vialli parla a cuore aperto dello zio e del grande amore da cui tutta la famiglia è stata circondata durante la malattia del calciatore e dopo la sua morte. “Mi ha colpito quanta forza sia riuscito a dare a chi ha affrontato una malattia simile” ha detto “Sono ormai amico di una signora diventata vedova un anno fa: mi ha scritto su Instagram, ci siamo incontrato dal vivo, mi ha raccontato di quando insieme al marito vedevano dei video di Luca, anche se sapevano che c’era poco da fare. Ci ha insegnato a godere di ogni soffio di vita, fino alla fine. La difficoltà esiste, a volte è più forte di noi, ma conta solo come sappiamo reagire”.

Poi il ritratto di un Gianluca conosciuto come solo un famigliare può fare: “Avrebbe voluto tantissimo diventare presidente della Samp, ci è andato vicino e sarebbe stato un bene per il club. Sono sicuro che, se ci fosse riuscito, sull’onda positiva dell’Europeo, avrebbe ricevuto la spinta necessaria per vivere di più. Più di questo, però, avrebbe voluto accompagnare all’altare le sue figlie, Sofia e Olivia, che adorava: le immaginava a Grumello, nella stessa casa in cui era cresciuto lui, a respirare l’aria buona della campagna cremonese”.

Infine il giornalista Filippo Conticello chiede a Riccardo, oggi arredatore d’interni, come mai, anche nelle occasioni pubbliche, lo chiama sempre Luca e mai zio. E nella risposta è contenuto il DNA dei Vialli: “Se dicessi zio, sarebbe soltanto mio. Luca, invece, è di tutti. Della gente che ama il calcio e la vita”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...