Federico Zampini: "Crescita
e fiducia, grazie Vanoli"
Prima volta in doppia cifra in Serie A per Federico Zampini, che, nonostante la delusione per il risultato di squadra, parla con soddisfazione della propria crescita personale e delle opportunità che la Vanoli gli ha offerto nella massima serie. Intervenuto nel talk Basket&Co su CR1, condotto da Cristina Coppola e Alberto Guarneri, in onda ogni lunedì alle 22 su Canale 19, Zampini ha raccontato il momento della squadra, il cambio in panchina e le prospettive per il girone di ritorno.
“Sicuramente sono abbastanza felice per la prestazione personale – racconta a caldo, dopo la sirena finale che ha decretato la vittoria di Venezia -, anche se purtroppo non si è conclusa nel migliore dei modi per quanto riguarda il risultato. La doppia cifra credo sia frutto anche del fatto che sono riuscito a sbloccarmi mentalmente da tre punti già la scorsa settimana contro Trento. Sapevo che era solo una questione di testa, perché non è un fondamentale che mi sia mancato troppo durante la mia carriera. Era solo questione di sbloccarmi, e dopo essere riuscito a farlo a Trento, oggi è stato più semplice”.
L’assistant coach Carlo Campigotto ha parlato di quel blackout nel secondo quarto, ma, a parte quello, la squadra ha mostrato il giusto linguaggio del corpo, tanta grinta e tanta voglia, un atteggiamento che fa ben sperare: “L’atteggiamento oggi è stato molto diverso rispetto all’ultima uscita in casa contro Sassari. Lì avevamo avuto un blackout molto più lungo, durato praticamente due quarti. Purtroppo anche oggi non siamo riusciti a essere compatti per tutti i 40 minuti: questa è una cosa che ancora ci manca. Anche a Trento avevamo preso un parziale che ci aveva portato sotto di 20 punti, ma lì eravamo stati bravi a recuperare pian piano. Oggi ci siamo riusciti di nuovo, arrivando a un solo possesso di distanza, ma quando spendi così tanto per recuperare, poi è normale che nel finale ti manchino le forze e l’ossigeno per fare lo sprint decisivo. Loro inoltre hanno una panchina lunghissima, con rotazioni più ampie delle nostre”.
E sul cambio in panchina con l’avvicendamento tra Demis Cavina e Pierluigi Brotto: “Non mi piace parlare di quello che è passato, però ci tenevo a ringraziare coach Cavina per tutto quello che ha fatto con noi da agosto. Se oggi riusciamo a tirare fuori certe cose, è anche grazie al suo lavoro nei mesi scorsi. Non è che il nostro gioco sia cambiato così tanto rispetto a prima. Con Gigi c’è forse un po’ più di spensieratezza nella gestione dei possessi, ma l’impegno è sempre stato massimo, sia prima che adesso”.
Siamo al giro di boa della stagione: “A livello personale cercherò di continuare a dare il mio apporto, come penso di aver fatto nella prima parte del campionato. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo avere più fame e capire che nessuna partita è scontata. Siamo andati a vincere a Trento, siamo arrivati a un possesso dalla vittoria contro Trapani… Forse ci è mancato quel killer instinct che dovremo assolutamente portare nel girone di ritorno. Non possiamo permetterci di lasciare punti importanti per strada come abbiamo fatto finora, perché ci costerebbe caro”.
A proposito di big, dietro l’angolo c’è un appuntamento importante lunedì contro la Virtus Bologna, un posticipo di lusso, ma anche un’occasione per dare continuità alle ultime due prestazioni: “Giocare contro squadre come la Virtus o Milano, che hanno fatto la storia del basket italiano, è sempre affascinante. Il fatto che giochiamo lunedì è perché loro hanno il doppio turno di Eurolega, quindi dovremo essere bravi a sfruttare questa cosa, come abbiamo fatto con Trento. Potrebbero essere più stanchi o acciaccati. Entreremo in campo senza nulla da perdere, con la faccia giusta, perché abbiamo già dimostrato a Trento di poter fare una mezza impresa… e potremmo ripeterci tranquillamente anche a Bologna”.
L’ultima battuta è sul pubblico del PalaRadi: “Ci tengo a ringraziarli. Nelle scorse settimane c’era un po’ di scetticismo, qualche fischio, anche meritato, perché le prestazioni non arrivavano. Oggi, invece, quando siamo andati sotto, il pubblico ci ha dato quella spinta in più per continuare a lottare. Erano in tanti e spero che d’ora in avanti sia sempre così. Magari oggi non siamo riusciti a sfruttarlo fino in fondo, ma sicuramente in futuro potrà essere una nostra arma in più”.
Cristina Coppola