Cremonese, quando parla
Vazquez vige il “Mudismo”
Calcio, football, jalkapallo, soccer, fussball. I piedi di Vazquez parlano la lingua del calcio in maniera universale. Il Mudo contro la Sampdoria ha toccato quota 100 gol in carriera ed a 35 anni si sta dimostrando ancora decisivo.
Quando non gira Vazquez la Cremonese fatica, ma in questa stagione è successo davvero raramente. Anche domenica scorsa allo Zini il fantasista argentino ha regalato perle di calcio, giocate per cui vale la pena pagare il biglietto.
Cremona se lo gode, perché un pezzo così pregiato va preservato e coccolato, un vero e proprio lusso per la serie cadetta. Sono già 7 i gol siglati dal Mudo in questa stagione, sempre decisivi, numeri importanti che lo hanno reso, al momento, il capocannoniere grigiorosso, un leader e trascinatore a cui aggrapparsi per cambiare volto a un campionato troppo altalenante della squadra.
Vazquez ha dimostrato di poter essere decisivo anche nell’area di rigore avversaria e non solo sulla trequarti come visto nella passata stagione. In coppia con Bonazzoli ha poi letteralmente cambiato volto all’intera squadra.
Con l’ex Salernitana è nato un feeling importante, i due parlano la stessa lingua di calcio. Si cercano, si trovano e spesso risolvono le partite. Paradossalmente Vazquez ha faticato di più con prime punte fisiche, nonostante potesse godere del loro “lavoro sporco”.
La sua tranquillità palla al piede è a tratti disarmante, così come la semplicità con la quale trova la porta avversaria. Il Mudo però non è solo questo, è anche spettacolo e sacrificio. Vazquez è un leader silenzioso che lotta per la squadra. Per tornare ai vertici della classifica la sua centralità nel progetto non potrà mai essere messa in discussione.
Simone Guarnaccia