Tc Crema, gioia Scudetto:
“La vittoria di tutti”
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Il giorno dopo è ancora più bello. Il Tennis Club Crema rientra in città e si gode il suo quarto scudetto ottenuto nella finalissima di Torino, un successo raggiunto dopo 12 ore di tennis. Un risultato storico che premia un gruppo coeso, costruito da un presidente competente e appassionato come Stefano Agostino, guidato da capitan Zanotti, e composto da tennisti di alto livello.
“Vedo questo scudetto – racconta il presidente Agostino – come il coronamento di un lungo percorso, come l’arrivo di una staffetta che ha visto tanti giocatori passarsi il testimone: dai senatori di un tempo fino ai giovani della nuova generazione. Sono troppi per citarli tutti, ma ognuno ha fatto la sua parte e finalmente la nostra costanza è stata premiata. Negli ultimi dodici anni consecutivi di Serie A1 avevamo già giocato varie semifinali, mentre altre volte siamo stati costretti a salvarci ai play-out, ma non abbiamo mai mollato. Questa è la vittoria dell’impegno di un gruppo coeso che non si è mai tirato indietro, e acquisisce ulteriore valore in virtù della qualità delle squadre superate nel corso del campionato, dalla fase a gironi a semifinali e finale”.
“Poter condividere con tanta gente questa emozione – ha aggiunto il presidente – è forse l’aspetto più dolce del nostro successo. C’è stata una partecipazione enorme, da parte di tantissime persone: come se fossimo tutti un unico grande gruppo, riunito intorno a un obiettivo comune. I vertici federali hanno detto che il trionfo dell’Italia in Coppa Davis non è stato una vittoria dei soli giocatori, ma di un intero sistema. Con le dovute proporzioni, sentiamo di poter fare nostro questo concetto. Lo scudetto del Tc Crema è dei giocatori e dello staff, ma anche di tutti coloro che da anni, nelle domeniche del campionato, si adoperano con grande dedizione e senza orari: dai manutentori dei campi ai raccattapalle, i genitori che accompagnano i bambini, le segretarie, i responsabili dei ristorante, il pubblico. Questa festa è di tutti, nessuno escluso. Un passaggio del nuovo inno della FITP dice che si diventa campioni solo quando si arriva vicini alla sconfitta, perché è in quel momento preciso che si inizia a costruire la vittoria. Un concetto che mi è piaciuto molto, mi è suonato spesso nella testa durante l’avvicinamento alla finale. Non potevo sapere che avrebbe rappresentato perfettamente la nostra giornata”.
“Speravo di vincere prima, ma con tutto quello che è successo con Arnaboldi, infortunato, un altro giocatore che non si trovava bene sulla superficie, ho dovuto fare delle scelte quasi obbligate, fortunatamente mi hanno dato ragione – spiega Armando Zanotti, il capitano – Vincere 10-7 al super tie-break, del terzo doppio di spareggio, le emozioni si moltiplicano all’ennesima potenza. Sono stato molto fortunato, ho vissuto questa emozione, penso di non dimenticarlo mai nella mia vita”.
“L’anno scorso siamo arrivati in semifinale, abbiamo sfiorato la finale, quest’anno è stato un percorso veramente pazzesco, con la semifinale sia di andata che di ritorno posticipata di due settimane per Vavassori e la Davis – prosegue Lorenzo Bresciani, prodotto del vivaio del TC Crema – Ieri la ciliegina sulla torta con una giornata indimenticabile. Io sono tesserato qui a Crema dal 2014, sono dieci anni, ho vissuto qua per tanti anni, mi sono allenato e questa è un po’ casa mia, loro sono la mia seconda famiglia e quindi diciamo che questo rende tutto ancora più bello, più speciale”.
“È stata una giornata molto lunga, molto combattuta, dove abbiamo dovuto dare il nostro meglio e quindi siamo molto felici di aver portato a casa questo titolo, aver portato a casa lo Scudetto – sottolinea Samuel Vincent Ruggeri, grande protagonista della finale – Non pensavo di potermi emozionare così ieri, ma vedendo tutti i nostri compagni, i nostri tifosi in lacrime è stata davvero un’emozione grandissima”.
“È stato ancora più bello perché non eravamo i favoriti e nella semifinale abbiamo battuto la squadra di Santa Margherita che era la favorita – conclude Leonardo Cattaneo, autore del primo punto cremasco in finale – era composta da ragazzi veramente forti e vincendolo doppio di spareggio è stata un’emozione incredibile”.
Simone Guarnaccia