Cremonese

Le prime corrono,
la Cremo zoppica

Un momento del match tra Cremonese e Reggiana (Foto Sessa)

Ancora una volta sono venuti a galla i limiti di questa Cremonese. Dopo il ritorno di Stroppa, i grigiorossi avevano vinto contro il Frosinone e contro il Sudtirol senza incassare gol, risalendo la classifica, e la sfida contro una Reggiana in piena crisi di risultati era vista come l’occasione ideale per allungare la striscia di successi consecutivi. È arrivata invece una brutta sconfitta, con il risultato finale che poteva essere anche più pesante, considerate le occasioni sciupate dalla squadra di Viali (che, giustamente, si è vista togliere dal Var un rigore e annullare per fuorigioco un gol). La Cremo, in pratica, non si è mai resa pericolosa durante tutta la partita e nessun interprete si è salvato, perché tutti hanno offerto una prova insufficiente.

La compagine grigiorossa non riesce proprio a trovare continuità di risultati e finora è riuscita al massimo a vincere due partite di fila. Alti e bassi che preoccupano perché, dopo la bella prova di Bolzano, nessuno si aspettava una prestazione così negativa, per giunta tra le mura amiche. I limiti della Cremonese sono questi, il divario con le prime tre della classe (Sassuolo, Pisa e Spezia) che hanno un passo completamente diverso è netto.

Dopo la sconfitta contro la Reggiana, quindi, si ripropone il tema legato all’obiettivo che questa Cremonese può porsi. E la risposta, dopo l’ennesimo inatteso scivolone, è che la zona che vale la promozione diretta non è alla portata dei grigiorossi, che invece devono ragionare in ottica playoff, cercando di difendere il miglior piazzamento possibile, considerato l’aggancio del Bari e il folto numero di squadre che stazionano subito alle spalle della squadra di Stroppa in classifica.

Anche lo stesso tecnico di Mulazzano in conferenza stampa ha detto più di una volta che nel momento del suo ritorno la società gli ha chiesto di sistemare le cose, senza imporre particolari obiettivi. Segno che anche la Cremonese ha capito che, dopo una prima parte di stagione del genere, non c’è spazio per ambizioni di promozione diretta.

Restano i playoff, dove i grigiorossi hanno il dovere di raggiungere il miglior piazzamento possibile, tenendo sempre le antenne dritte, perché la concorrenza è folta e agguerrita e certe cadute (tipo quella contro la Reggiana) possono costare caro e compromettere anche questo obiettivo, che non va considerato più così scontato come si pensava prima dell’inizio della stagione.

Mauro Maffezzoni

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