Cremonese, parla Antov:
"Le vittorie hanno ridato serenità"
Nonostante il suo approdo in grigiorosso risalga a meno di un anno e mezzo fa, Valentin Antov ha già raccolto 51 presenze in maglia Cremonese, segnando anche due reti pesanti in campionato contro Cosenza (nella stagione 2023-24) e Juve Stabia (lo scorso ottobre). Il difensore classe 2000 è intervenuto dalla sala stampa del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi” al termine della sessione di allenamento mattutina. Ecco le sue dichiarazioni.
Nelle ultime partite la Cremo ha ritrovato la vittoria e la solidità difensiva. Quali sono le vostre sensazioni?
“Siamo molto contenti delle ultime due partite, abbiamo vinto e trovato serenità senza subire gol. Adesso pensiamo alla prossima partita per continuare così, abbiamo consapevolezza e qualità e mi auguro che si possa fare sempre meglio”.
Hai mostrato di trovarti molto bene in una difesa a tre, forse meglio rispetto a quando hai giocato a quattro…
“In questi tre anni in Italia ho giocato spesso a tre, ma in passato mi è capitato anche di giocare come centrale a 4. Ho provato una posizione nuova, credo che a chiunque servano tempo, partite ed allenamenti per trovare le giuste misure. Non ho fatto le prestazioni che volevo, ma è andata così”.
Ultimamente avete sfidato squadre della seconda metà di classifica, e ora è il turno della Reggiana. Che partita ti aspetti domenica?
“In Serie B non ci sono partite facili, tutte le squadre sono in grado di metterti in difficoltà. Noi dobbiamo pensare soprattutto al nostro modo di giocare e continuare sulla strada intrapresa già lo scorso anno: palleggiare ed essere padroni del campo, come dice il mister. Sono le altre che devono preoccuparsi di capire quali contromisure adottare contro di noi”.
Come hai vissuto il passaggio da centrale a terzino durante la gestione Corini?
“Mister Corini aveva la sua idea, voleva provarmi come terzino bloccato rispetto a quello del lato opposto. Io sono un calciatore pronto ad assecondare sempre le richieste del mister: ci abbiamo provato in allenamento e non è andata bene all’inizio, ma con il tempo sarebbe potuta diventare una soluzione”.
A livello psicologico, come hai vissuto il periodo in cui hai giocato meno?
“Ero abbastanza tranquillo, siamo una squadra molto unita in cui tutti possono giocare e dare il massimo. Mi è capitato di non aver iniziato dal primo minuto, ma se sono in panchina divento il primo tifoso della Cremonese. E se invece gioco cerco sempre di dare il 100%”.
La Bulgaria sta vivendo un momento complicato. Quali prospettive vedi per la tua Nazionale?
“Adesso la situazione è difficile rispetto ad altre nazioni europee, ma in futuro potremo sicuramente vedere giocatori importanti giocare in alcuni dei campionati principali. Alcuni già ci sono, per esempio ho un amico che gioca nel Leeds e punta a raggiungere la Premier League (Ilia Gruev, nda)”.
Quanto è utile per te fare esperienza con la Nazionale, anche in ottica Cremonese?
“Giocare con la Nazionale è sempre un’esperienza, il calcio internazionale è diverso da quello dei singoli campionati. Io cerco di fare del mio meglio, ho visto tanti giocatori forti da diversi Paesi. Poi cerco di dare il massimo in ogni partita che disputo con la Cremo”.
Hai legato con qualcuno in particolare nello spogliatoio?
“Da quando sono qui mi sono sempre trovato benissimo con tutti, il gruppo è fantastico anche a livello umano”.
I dati raccontano che sei uno dei giocatori che tocca più palloni della rosa…
“Il nostro modo di giocare è questo, facciamo girare tanto la palla tra difensori perché preferiamo tenere un possesso prolungato. Credo che questo dato sia una conseguenza”.