Basket

“Uniti si può. Anima Juvina”
per il Christmas Party della Juvi

Un’atmosfera calorosa nello Sponsor Christmas Party della Ferraroni Juvi Cremona, andato in scena al Relais Convento di Persico Dosimo. La serata, presentata dal noto giornalista di Sky Fabio Tavelli, è stata l’occasione speciale per lo scambio degli auguri e rafforzare i legami (Guarda il servizio di CR1).

“Un evento tra amici e tra sponsor”, così l’ha definito Maurizio Ferraroni, introducendo la serata mentre gli ospiti si accomodavano in sala. Ferraroni ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto negli ultimi dieci anni, dal 2014/15, quando la società ha preso in mano la Juvi, trasformandola in un punto di riferimento per il basket cremonese.

Con 140 giovani iscritti, 210 bambini del minibasket distribuiti in sei o sette centri e un progetto scuola che coinvolge oltre 1000 studenti, la Juvi si conferma una realtà sportiva con una vocazione sociale. “Vogliamo avvicinare i ragazzi allo sport, rendendolo accessibile a tutti, anche a chi non può permetterselo”, ha dichiarato Ferraroni, evidenziando il ruolo educativo e formativo dello sport.

La società, al terzo anno consecutivo in Serie A2, quest’anno in particolare si confronta con realtà ben più strutturate e con budget maggiori, ma, come ha sottolineato Ferraroni: “Lavoriamo ogni giorno per crescere, sul campo e fuori, consapevoli che lo sport è un maestro di vita, soprattutto quando si gioca di squadra”.

E proprio dal gioco di squadra e dal potere della leadership è partito, Fabio Tavelli che nel suo intervento ha unito storie di icone sportive come il Dream Team di Barcellona, i Chicago Bulls di Michael Jordan e gli straordinari All Blacks in un viaggio ideale, attraverso esempi di successo e ispirazione, in linea con i valori della Juvi.

Tavelli ha quindi coinvolto coach Luca Bechi, il capitano Lorenzo Tortù e il presidente Enrico Ferraroni, che hanno condiviso riflessioni sul percorso della squadra e sulle sfide che la attendono.

L’allenatore del gigliati ha enfatizzato l’importanza della fiducia reciproca tra allenatore e giocatori: “La convinzione di ciò che si fa è più potente dell’obbligo di farlo. I giocatori devono essere convinti delle idee che portiamo in campo, e questo si costruisce con la coerenza e l’onestà”.

Bechi ha poi utilizzato una metafora legata alle sue origini livornesi, paragonando la squadra a una barca a remi: “Per andare dritti, tutti i remi devono muoversi in sincronia. In un equipaggio, come in una squadra, servono rispetto degli spazi, delle regole e delle persone”.

Infine, ha affrontato l’importanza degli allenamenti, che devono preparare i giocatori non solo tecnicamente ma anche emotivamente: “Cerchiamo di proporre situazioni che i giocatori possano ritrovare in campo, rendendo l’allenamento un momento di crescita continua”. Bechi ha sottolineato il ruolo della fiducia nei momenti di difficoltà: “Quando qualcosa non torna, è lì che si vede il legame vero di una squadra”.

Il capitano della Juvi, Lorenzo Tortù, alla sua prima stagione con questa responsabilità e la seconda in oroamaranto, ha parlato del suo ruolo come guida per i più giovani: “Essere capitano significa dimostrare ogni giorno, con i fatti, che dedizione e lavoro pagano. Voglio essere un esempio per i giovani, mostrando che il miglioramento nasce dall’impegno quotidiano”.

“Lorenzo è un esempio per tutti – è intervenuto il coach -. La sua dedizione è costante, dimostra che essere atleti è un impegno a 365 giorni l’anno, non solo durante la stagione”.

Il presidente Enrico Ferraroni ha posto l’accento sui progressi fatti in questi anni e sugli obiettivi della società: “Dieci anni fa abbiamo iniziato un percorso di crescita che ci rende orgogliosi, ma c’è ancora molto da fare. Il nostro obiettivo rimane quello di mantenere la categoria e continuare a costruire”, poi ha elogiato la squadra per l’impegno e la professionalità: “Questi ragazzi sono seri, motivati e seguono l’allenatore con dedizione. Quando li vedo allenarsi, resto colpito dalla loro voglia di migliorarsi”.

Nel finale è arrivato un appello alla città e agli sponsor presenti: “Abbiamo bisogno del vostro sostegno. Portate altre persone al palazzetto, perché il pubblico fa la differenza. Questi ragazzi meritano un seguito più ampio”.
Cristina Coppola

 

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