Cremonese

Cremonese, vittoria in alta quota
per dare ossigeno alla classifica

L’aria montana fa bene alla Cremonese che centra la seconda vittoria consecutiva dal ritorno di Giovanni Stroppa sulla panchina grigiorossa e, complici i risultati delle avversarie, ossigena una classifica che è un po’ meno nera – a dispetto della divisa usata a Bolzano da Bianchetti e compagni -. Due rondini non fanno primavera – anche perché siamo in pieno dicembre – e due indizi non fanno ancora una prova, ma iniziano ad essere qualcosa.

Guantoni puliti
Certo, sia Frosinone che Sudtirol vivevano un momento tanto diverso, quanto ugualmente complicato, specialmente sottoporta, ma – al netto di un brivido da legno di porta e non da abete nordico per sauna con vista Dolomiti – il fatto di essere ripartiti lasciando intonsi i guantoni di Fulignati per due turni consecutivi rimane un fattore cruciale, specialmente pensando a quanto la difesa blindata abbia portato in alto la Cremonese giusto 12 mesi fa.

Tiro mancino
E in alta quota la Cremonese ha riscoperto la gioia di riscoprirsi concreta, con un uno-due letale in entrambi gli inizi di tempo e con una coppia mancina composta da Bonazzoli e Vazquez, tenori sopraffini che duettano in barba agli jodel tirolesi e trovano pure la via della rete. E pure De Luca si unisce alla festa del gol.

V per Vazquez
E se da Bonazzoli timbrare il cartellino sottoporta era quanto ci si poteva attendere, quella del Mudo sta assumendo i contorni di una stagione clamorosa: solo guardando ai gol, siamo a 5 nelle ultime 7, per un totale di 6 in 14 apparizioni di campionato. Di fatto una rete ogni due partita di media, più che una V per Vendetta, una V per Vazquez.

Mauro Taino

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