Vialli e Stradivari, doppietta e
tutto esaurito al Museo del Violino
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Una doppietta, di quelle di gran classe, degna del miglior Gianluca Vialli, in una cornice da tutto esaurito. Il Museo del Violino di Cremona ha ospitato la seconda edizione di “Stradivari per Vialli”, concerto all’Auditorium ‘Arvedi’ che sabato sera ha fatto registrare il tutto esaurito.
Il violinista Lorenzo Meraviglia ha spaziato dal celebre violino Omobono Stradivari del 1730 Accademia al Vesuvius, gioiello conservato proprio all’Mdv, realizzato da Antonio Stradivari nel 1727 e tornato a Cremona anche grazie all’impegno dello stesso Vialli.
Il concerto ha deliziato i presenti, ritmando l’auditorium con ‘Las Cuatro Estaciones Portenas’ di Astor Piazzolla, trascritte per l’occasione dal maestro Mauro Ivano Benaglia per violino solista, pianoforte ed archi.
Orgogliosa e felice per la serata, la famiglia del campione scomparso il 5 gennaio del 2023 dopo cinque anni di lotta al tumore al pancreas ha applaudito alla seconda edizione dell’evento, con il sempre presente nipote di Gianluca, Riccardo Vialli: “Vedere l’Auditorium tutto esaurito per questo evento in ricordo del nostro Gianluca, ci riempie di gioia. Grazie a tutti voi qui presenti, alle istituzioni, a chi ha contribuito per realizzare questa splendida serata”.
Presenti anche i fratelli di Gianluca, Nino e Maffo, insieme alla mamma Maria Teresa: solo qualche settimana fa davano l’ultimo addio a papà Gianfranco, idealmente al fianco del figlio bomber cremonese nel seguire da lassù le note provenienti dal Museo del Violino.
A gustarsi l’omaggio a Gianluca, alcuni ex grigiorossi che ne accompagnarono la dirompente crescita: da giovane virgulto del calcio nostrano alla Serie B, prima del volo spiccato verso Genova, la Sampdoria, e poi Torino per vestire il bianconero della Juventus e infine il Chelsea, divenuto anche casa londinese.
Un omaggio ad un’eccellenza sportiva cremonese, quindi, musicato con le perle del più grande liutaio di tutti i tempi, anch’egli icona cittadina: tutto questo per ricordare anche il lato culturale di un ambasciatore di Cremona, legatissimo alla propria città.