Basket

Livorno-Juvi: un match
carico di significato e ricorrenze

Nel mondo dello sport non mancano mai incroci, aneddoti e ricorrenze, vale ovviamente anche per il basket e la Ferraroni Juvi Cremona. I gigliati affronteranno questa sera, mercoledì 16 ottobre, la Libertas Livorno (palla a due alle 20:45) in un turno infrasettimanale carico di significato. Su tutti, a sentire questo match come un “derby”, coach Luca Bechi: l’allenatore gigliato è nato e cresciuto a Livorno.

Bechi ha avuto una parentesi come allenatore proprio nella squadra della sua città come vice nella stagione 2000/01. Un dato sicuramente curioso riguarda i precedenti tra Bechi e il Livorno: In trasferta l’allenatore non ha mai vinto e addirittura in una stagione un ko mentre allenava Biella ha spento i sogni playoff all’ultima giornata. La Juvi al momento ha vinto tre partite su quattro di cui due proprio in trasferta a Vigevano e a Lecce. C’è poi una Cremona che vuole il riscatto dopo la sconfitta contro la Fortitudo al PalaRadi ma per farlo dovrà superare Ariel Filloy e Banks, veterani terribili in forza ai toscani.
Adrian Banks che, a proposito di incroci, l’ultima volta che era stato visto in un campionato italiano era proprio alla Fortitudo Bologna prima in A1 e poi nel 2023 nei playoff di A2. Incroci, anche qui, che ritornano.

Quel che importa però è sempre il campo, dove la Ferraroni vuole tornare a vincere quello che a conti fatti sarà si uno scontro salvezza, ma dove entrambe le squadre arrivano con un ruolino di marcia diametralmente opposto ma speculare: Cremona con 3 vittorie e 1 sconfitta, Livorno con 3 sconfitte e 1 vittoria, un ko arriva proprio dall’ultima gara come la Juvi, quando il Livorno ha perso a Lecce con Nardò.

Sotto l’aspetto statistico Banks è per distacco la principale bocca da fuoco dei toscani con 19 di media in oltre 30 minuti di impiego, dietro a quota 9.5 Tommaso Fantoni e Quinton Hooker. Obbiettivo numero 1 per i gigliati quindi provare a limitare Banks e mettere in difficoltà un reparto offensivo per ora in affanno.

Lorenzo Scaratti 

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