Luca Bechi carica la Juvi:
"A Livorno per vincere"
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“Sarà uno scontro salvezza da affrontare con grande concentrazione”, così Luca Bechi nel presentare il turno infrasettimanale al PalaMacchia di Livorno con la Libertas in programma mercoledì alle 20:30.
“Abbiamo preso alcuni spunti dalla sconfitta casalinga con Fortitudo – prosegue il coach – che vogliamo mettere in atto per la prossima partita. Rispettiamo Livorno, squadra ricca di talento con due americani di alto livello con un passato importante in prime leghe, capaci in qualsiasi momento di rompere la partita e un gruppo di giocatori che ha vinto il campionato l’anno scorso e quindi ha vissuto insieme e ha un’anima insieme. E’ una squadra che sia pur perdendo tre partite ha fatto una vittoria importante a Vigevano e sta facendo il campionato che era nelle aspettative; troveremo un ambiente caldo e noi dobbiamo avere la capacità di mantenere il focus sui concetti difensivi sui quali abbiamo lavorato e in attacco esprimere la nostra pallacanestro”.
Per Luca Bechi un ritorno a casa “Sono curioso e anche emozionato, nel trovare vecchi amici, sia nella dirigenza livornese sia sugli spalti, però, quando poi si alzerà la palla a due, non guarderemo in faccia a nessuno e giocheremo al massimo per portare a casa due punti. In trasferta a Livorno non ho mai vinto, e ho subito una delle sconfitte più brutte della storia. Una partita con Biella contro Livorno già retrocessa, noi vincendo saremmo andati ai play-off e invece non solo abbiamo perso, ma abbiamo perso di 30. Il tempo non passava mai, volevo sprofondare in una buca lì a bordo campo, ma ho dovuto aspettare il quarantesimo. Fortunatamente poi è andata bene, perché i Play-off li abbiamo raggiunti lo stesso. Speriamo che vada meglio, peggio è veramente difficile”.
L’allenatore si sofferma anche sulle condizioni generali della squadra: “abbiamo assorbito la delusione della partita con la Fortitudo, con un po’ di rabbia positiva. Abbiamo analizzato ciò che è successo e abbiamo visto che abbiamo tanti margini per crescere. Nella partita che abbiamo giocato sono stati più forti di noi, sono stati più cinici di noi, sono stati più attenti di noi nei minuti decisivi. Questa è una lezione che dobbiamo prendere perché siamo una squadra messa insieme soltanto da due mesi, però, più rapidamente questo processo si attiva e più diventiamo cresciamo in solidità. Non ci sono buone sconfitte perché le sconfitte sono sempre non gradite, ma noi dobbiamo avere sempre l’umiltà e l’ambizione di battere chiunque. Con questi due ingredienti siamo in grado di competere”.
Cristina Coppola