Cremonese

Stroppa: "Lo Spezia è forte"
Out Ravanelli, Johnsen in forse

Giovanni Stroppa

Torna la Serie B dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali e per la Cremonese c’è subito un impegno tosto da affrontare. Sabato allo Zini arriva lo Spezia capolista, in coabitazione con Juve Stabia e Pisa. I liguri sono ancora imbattuti in campionato, avendo raccolto finora due vittorie e due pareggi, e stanno raccogliendo i frutti del lavoro portato avanti da Luca D’Angelo, tecnico arrivato a novembre nella scorsa stagione. Per la Cremo di Giovanni Stroppa l’obbiettivo è ovviamente confermare la grande prestazione offerta nell’ultimo turno, quel successo per 4-1 contro una big del calibro del Sassuolo che ha dato l’idea che i grigiorossi abbiano intrapreso la strada giusta. Sarà assente per squalifica Lochoshvili e per infortunio Buonaiuto e Ravanelli, mentre sono da verificare le condizioni di Johnsen. Per il resto la squadra sta bene e Stroppa è contento di come ha lavorato in queste due settimane, approfittando della sosta.

Si torna allo Zini, dove poche settimane fa arrivò una sconfitta beffarda con il Palermo…

“Spiace essere usciti sconfitti da quella partita, perché ero orgoglioso della prestazione della squadra e avevamo mostrato qualcosa di esaltante. Fare punti in questo momento della stagione dà entusiasmo e uno slancio che ti puoi portare avanti per tanto tempo. In ogni caso la squadra ha reagito alla grandissima e proseguito sull’inerzia di quella prestazione”.

Come si affronta lo Spezia?

“Cercheremo di fare una fase difensiva contro alcune caratteristiche specifiche. Lo Spezia è una squadra che sta mostrando i frutti del lavoro iniziato nella scorsa stagione: D’Angelo dà un’identità forte alle sue squadre e in più, oltre ad essere verticale, ha giocatori di palleggio e molto pericolosi su palla inattiva”.

Come sta la squadra dopo due settimane di lavoro consecutive?

“Benissimo. Abbiamo smaltito il lavoro dell’estate, si è creata una alchimia eccellente tra i nuovi arrivati e il gruppo già presente. Allenare questi ragazzi è bellissimo, presentarsi al campo per lavorare con loro dà tanto entusiasmo”.

Su cosa avete impostato queste due settimane di lavoro?

“Abbiamo fatto due settimane tipo e giocato contro la Primavera nel weekend, mettendo minuti nelle gambe di chi aveva giocato meno sin qui. Sono soddisfatto del lavoro fatto dai ragazzi, la gamba è più brillante e a livello di condizione fisica ci siamo”.

Contro il Sassuolo la squadra ha mostrato grande carattere e voglia di vincere. Può essere stato lo spartiacque della stagione?

“Sono d’accordo su questa considerazione. Ciò che è stato fatto l’anno scorso, eccellente sotto l’aspetto dei numeri, e la voglia di vincere restano. Ho detto spesso alla squadra che servono orgoglio e rivalsa dopo aver perso la finale, bisogna mostrarsi più cattivi e determinati: non è questione di qualità tecnica, ma di voglia di concretizzare e fare gol nelle tante occasioni che creiamo. Contro il Sassuolo la squadra non si è mai scomposta, ha mantenuto il suo equilibrio e ha sempre cercato di giocare contro una formazione fortissima che lotterà per i primissimi posti. Rinnovo i complimenti ai ragazzi, per la prestazione e soprattutto i quattro gol”.

Contro Carrarese e Palermo la Cremo ha concesso poche occasioni, ma allo stesso tempo ha faticato a perforare difese più compatte. Su quale aspetto si può lavorare?

“La squadra arriva davanti alla porta, quindi non vedo un problema di qualità nel tagliare fuori gli avversari. Col Palermo abbiamo fatto meglio rispetto alla sfida con la Carrarese: abbiamo qualità tecniche, servono più cattiveria e qualità individuali per incidere. Numeri alla mano i ragazzi hanno sempre dimostrato di poter arrivare davanti alla porta”.

Il rendimento in crescendo della Cremo è fisiologico?

“Di solito iniziamo il lavoro sei settimane prima di inizio campionato, quest’anno abbiamo iniziato a cinque. L’importante è saper guardare oltre il singolo risultato per recuperare la condizione. Credo che Cosenza sia stato un episodio che abbiamo pagato, ma spero che sia stata la svolta che porti a qualcosa di positivo”.

A Reggio Emilia si sono visti Majer, Vazquez e Collocolo a centrocampo. Potrebbe confermarli?

“Non mi piace cambiare tanto per farlo, ma ripeto che è un piacere allenare questo gruppo e potrei fare 5-6 cambi ogni domenica. Ad oggi meriterebbero tutti di giocare dall’inizio, senza dimenticare le sostituzioni a gara in corso. Se manteniamo questa mentalità e cultura del lavoro potremo alzare l’asticella e diventare più competitivi, poi starà a me scegliere i migliori”.

Contro lo Spezia non ci sarà l’ex grigiorosso Sarr, reduce da un pesante infortunio…

“Nel periodo in cui si è allenato con noi aveva raggiunto una condizione eccellente ed ero felice che potesse trovare meritatamente spazio a La Spezia, peccato. Merita tantissimo per la mentalità e la qualità che ha. Sono certo che tornerà in campo ancora più pronto”.

Fulignati sta facendo la differenza sia tra i pali che in fase di impostazione…

“L’abbiamo scelto per questo. Fare il portiere alla Cremonese significa doversi far trovare sempre pronti nelle poche occasioni concesse, e il suo apporto tecnico sul gioco è sicuramente importante. Pretendo qualcosa di più perché so che ne è capace, ma anche i compagni devono essere bravi a muoversi ancora meglio. Le giocate in verticale? Quando gli appoggi sono chiusi andiamo direttamente nell’uno contro uno, è questione di intelligenza calcistica e prescinde dal ruolo che uno ha. Detto questo, che continui a parare perché è un portiere importante”.

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