Pergo a caccia di riscatto
contro il bunker Clodiense
L’occasione per sbloccarsi c’è, ma servirà scardinare un bunker di tattica e potenziale tensione: la Clodiense, storica formazione di Chioggia che l’anno scorso ha centrato il ritorno in serie C stravincendo il proprio girone di C, non può fare paura alla Pergolettese, che deve però saper interpretare al meglio gli zero punti in classifica. Se guardata con timore e ansia, la situazione di classifica potrebbe bloccare la voglia di crescere da parte dei gialloblu di Mussa, che sono anche una squadra mediamente giovane.
Perdere contro Pro Vercelli e Vicenza, peraltro di misura e nel primo caso su rigore al 93’, ci può stare, è umano, dunque meglio non fasciarsi la testa e ripartire. La neopromossa lagunare ha approcciato bene con la categoria, grazie ad un buon mercato e all’entusiasmo ereditato dall’anno scorso. Munaretto incarna la forza difensiva di una squadra che già lo scorso anno in D subiva pochissimo e che infatti, per ora, ha ottenuto 3 punti grazie all’unico gol siglato da Kevin Biondi, peraltro in casa contro la big Triestina, uno scalpo pesantissimo e non certo annunciato.
Potremmo aspettarci una gara abbastanza chiusa che, da questo punto di vista, potrebbe favorire chi gioca in trasferta ed è avanti in classifica, ma è anche vero che pensare ai massimi sistemi tecnico-tattici dopo appena due giornate disputate è un po’ eccessivo.
Allenata da Antonio Andreucci, la Clodiense sembra avere impostato una preparazione ad hoc per partire forte, come del resto si conviene a chi vuole salvarsi e, di conseguenze, vuole provare a mettersi presto al sicuro per ridurre sensibilmente i patemi.
Al Pergo, sabato alle 18.30 al “Voltini”, il compito di svoltare, sbloccarsi e provare, nel caso, anche ad essere meno manovrieri ma più efficaci rispetto alle prime uscite.
Giovanni Gardani