Cremo, il doppio fantasista
è una formula vincente
La fantasia al potere. Anche grazie a interpreti in grado di uscire dagli schemi di gioco, la Cremonese è riuscita a imporsi, con un dominio totale sotto tutti gli aspetti, sul difficilissimo campo del Sassuolo.
Il doppio fantasista utilizzato da Stroppa ha portato enormi benefici alla manovra. L’arretramento di Vazquez sulla linea dei centrocampisti e l’inserimento di Johnsen al fianco di una prima punta fisica come Nasti sono state la mosse vincenti del tecnico grigiorosso.
In termini di palleggio la Cremonese ha fatto significativi passi avanti, potendo contare sulla sicurezza e la tecnica del Mudo, anche in zone di campo che, tendenzialmente, l’argentino non ha spesso calpestato. Questo ha inevitabilmente portato anche ai compagni maggiore sicurezza in avvio di manovra. Majer ha caratteristiche differenti rispetto a Castagnetti, avere Vazquez al proprio fianco ha fatto tutta la differenza del mondo.
Johnsen da seconda punta ha poi fatto il resto. Ricezione spalle alla porta con scarico, attacco alla profondità, scambi stretti sulla trequarti, aggressione dell’area di rigore da attaccante vero. La partita del norvegese è stata semplicemente sontuosa, agevolata senza dubbi anche dalla posizione di partenza. Poter contare poi sul lavoro sporco di Nasti ha portato evidenti benefici, con ulteriori spazi da attaccare con la giusta cattiveria.
Una formula vincente che era già emersa contro la Carrarese, anche senza la presenza dell’ex Milan. Grigiorossi in difficoltà in una partita bloccata, ma con Johnsen e Vazquez il match ha cambiato spartito. Per gli avversari organizzare la fase difensiva, con giocatori così anarchici e tecnici infatti, risulta essere impresa non da poco.
Una soluzione diversa rispetto alla doppia punta fisica che, in avvio di campionato, ha palesato qualche difficoltà di troppo. Questo non per il livello degli interpreti, ma per le loro caratteristiche. La palla spesso negli ultimi 30 metri era arrivata senza grossa fluidità, con le due prime punte costrette a lavorare il più delle volte palloni spalle alla porta sull’aggressione avversaria.
Il doppio fantasista permette invece di dominare la trequarti, “stressando” le linee di difesa e centrocampo avversarie. Non certo l’unica soluzione per vincere le partite, ma per distacco la più efficace messa in evidenza in questo avvio di stagione.
Simone Guarnaccia