Pergo, entusiasmo alle stelle
per la presentazione delle squadre
Tanto entusiasmo e pubblico delle grandi occasioni per la presentazione delle squadre della più blasonata società della città. A Crema, nel centro commerciale Gran Rondò, la Pergolettese, ha presentato i propri tesserati, dai più piccoli fino alla prima squadra, in quella che è stata a tutti gli effetti una vera e propria festa.
Sul palco Alessandro Bosio, noto showman cremasco legato a filo diretto con i colori gialloblù, che ha intrattenuto i tanti presenti con cori e musica.
Foto, applausi e grandi sorrisi. A Crema si respira voglia di calcio, nonostante la prima sconfitta del Pergo sul campo della Pro Vercelli, un ko arrivato in pieno recupero. Domenica però è già ora di tornare in campo, al Voltini arriva infatti la corazzata Vicenza.
“A Vercelli l’unica nota negativa è stato il risultato – spiega il mister della Pergolettese Giovanni Mussa – abbiamo fatto una buonissima partita, la crescita è evidente da parte della squadra. Sappiamo che dobbiamo migliorare sotto molti punti di vista, però i presupposti ci sono per poterlo fare. Arriviamo fiduciosi, consapevoli che affrontiamo la squadra più forte del campionato, con tutto quello che ne consegue. Sul mercato stiamo lavorando con la società, abbiamo sempre concordato tutto. Speriamo che arrivi qualcuno, la società lo sa e si sta muovendo, compatibilmente con quello che possiamo fare cercheremo di fare il massimo possibile. Io sono fiducioso sul fatto che qualche rinforzo arriverà”.
Presente anche la dirigenza e il presidente Marinelli, al lavoro in queste ore per chiudere gli ultimi colpi di mercato.
“L’entusiasmo è quello che ci ha sempre caratterizzato in questi anni – sottolinea Massimiliano Marinelli, presidente della Pergolettese – Vedere tanti tifosi e tante persone ci fa ben sperare per l’annata. Abbiamo veramente bisogno di essere supportati. Il nostro obiettivo è la salvezza, da 6 anni ormai che siamo in Serie C. Non dimentichiamo che per due anni abbiamo fatto i playoff, quindi abbiamo fatto più di quello che ci eravamo prefissati di fare”.
Simone Guarnaccia