Cremo, la qualità sulla trequarti è
stata determinante per la vittoria
Un match fisico, tante occasioni da una parte e dall’altra, ma alla fine la qualità in questo sport spesso ha la meglio. Proprio grazie alla raffinatezza dei suoi interpreti, la Cremonese è riuscita ad abbattere il muro eretto dalla Carrarese, che si è difesa con grande ordine e intelligenza per 87 minuti.
Un primo tempo non molto stimolante: tanti contrasti, tanta corsa, ma poca incisività. I grigiorossi hanno faticato parecchio nel trovare il giusto varco per sbloccare la partita, rischiando qualcosa sui contropiedi architettati dal mister avversario Calabro.
La svolta però è arrivata grazie ai cambi, con Johnsen e Vazquez grandi protagonisti. La mossa vincente di Stroppa, che ha virato su un 3-4-2-1 più offensivo che ha consentito alla squadra di avere maggiore ampiezza per andare a far male alla Carrarese.
Johnsen ha potuto agire più da esterno, grazie alla copertura e al sostegno di Sernicola, dall’altra parte invece il Mudo ha permesso, tramite i suoi tagli in mezzo al campo, di liberare spazio per la corsa e i cross di Zanimacchia.
Proprio da Johnsen e Vazquez è nata l’azione che ha stappato l’incontro, scambi di altra categoria che hanno consentito proprio al Mudo di risolvere la pratica Carrarese con un mancino dritto sotto all’incrocio dagli undici metri.
Enormi passi avanti dunque per la Cremonese rispetto alla sconfitta contro il Cosenza, anche se la condizione fisica non è ancora quella ideale. Martedì allo Zini arriva al Palermo, potenziale big del campionato, un’enorme chance per dare continuità a questi primi tre punti ottenuti in campionato.
Simone Guarnaccia