Cavina racconta la sua estate e
le aspettative per la nuova Vanoli
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L’allenatore della Vanoli Cremona, Demis Cavina, non si ferma mai, nemmeno durante l’estate. Anche quando una stagione si conclude, bisogna già pensare a quella successiva. Cavina ha raccontato come ha trascorso i mesi lontano da Cremona con l’entusiasmo di chi sa di dover costruire qualcosa di nuovo.
“È stata un’estate movimentata – racconta -. Sono felicissimo di essere tornato al lavoro, anche se in realtà lo staff non ha mai smesso di lavorare. Sono stati tre mesi e mezzo intensi dal punto di vista professionale, ma anche divertenti. Avevamo chiuso un ciclo e ci siamo resi conto che dovevamo costruirne uno nuovo. Non è mai semplice ricomporre un gruppo, ma ho la fortuna di avere uno staff straordinario con cui abbiamo lavorato in perfetta sintonia fin dall’inizio, con idee chiare, anche se a volte ci siamo scontrati su alcune cose. Ma alla fine, siamo sempre arrivati a un’idea comune. Abbiamo costruito questo gruppo seguendo un concetto centrale: l’identità e la voglia di essere squadra, di crescere e lavorare insieme. Sembra un insieme di concetti, ma in realtà si condensano tutti in uno: prima la persona, poi il giocatore”.
Che tipo di squadra vedremo tecnicamente?
“Anche io sono curioso di scoprirlo. Parlando con gli assistenti in questi giorni, sembra difficile prevedere esattamente quale sarà il nostro copione tecnico e tattico per la stagione. Abbiamo delle idee: penso che saremo più veloci nelle esecuzioni, una squadra che dovrà correre di più rispetto al passato. Ma la cosa più importante è l’identità. Abbiamo ringiovanito molto il gruppo degli italiani e cercato giocatori con almeno uno o due anni di esperienza in Europa. Non sono giocatori veterani, tranne Trevor, che ormai è lo ‘zio Trevor’ del gruppo. Abbiamo un team giovane, ma con motivazioni e esperienza sufficienti”.
Parliamo delle tre conferme: Trevor Lacey, Paul Eboua e Corey Davis…
“Per quanto riguarda Corey, direi che è una conferma a metà, visto che ha giocato con noi solo tre mesi. Arrivava da un periodo di inattività, ma ha già dimostrato le sue capacità di playmaking e la grande intensità con cui vuole giocare. Penso che scopriremo un Corey leggermente diverso, più leader, essendo con noi fin dall’inizio della stagione. Trevor ci offre esperienza e tecnica, è un giocatore che equilibra la squadra. Per Paul, il finale della scorsa stagione è stata la ciliegina sulla torta di un progetto iniziato due anni fa. Deve continuare a crescere, e abbiamo la responsabilità di supportarlo in questo percorso. Sono certo che la firma con Milano lo motiverà ancora di più”.
Cristina Coppola