Altri Sport

Parigi 2024, le lacrime di Giacomo
e la dedica a Filippo Mondelli

Dopo la gara l'abbraccio con i genitori del compagno scomparso nel 2021 a cui Gentili e compagni hanno dedicato l'argento olimpico.

Nella foto Canottaggio.org / Mimmo Perna: il quattro di coppia azzurro medaglia d’argento a Parigi 2024

Una gioia immensa e una dedica verso il cielo, Giacomo Gentili piange di gioia per l’argento conquistato a Parigi e ricorda Filippo Mondelli, con cui condivise la prima vittoria mondiale da Senior.

“Non ci credo ancora. Ringrazio tutte le persone che sono venute a vederci, la mia famiglia, gli amici, la fidanzata – dichiara Giacomo a canottaggio.org, il sito ufficiale della Federazione -. Piango di gioia, tutto il lavoro profuso vale ogni palata fatta ogni anno in cui ci siamo preparati per arrivare a questo momento. Ho finalmente vinto quella medaglia che dovevo vincere per Pippo Mondelli, non c’ero riuscito a Tokyo ma oggi ce l’ho fatta. In gara siamo stati freddi, bravi a ribattere ogni attacco e a rimanere concentrati, fino all’ultimo metro non ho pensato di avere già la medaglia al collo”.

Ha un sapore particolare la medaglia olimpica che diventa il coronamento di un percorso iniziato nel 2018 e non ancora terminato. Allora, su quel quattro di coppia con Giacomo, Andrea Panizza e Luca Rambaldi c’era anche lo sfortunato atleta scomparso per un osteosarcoma nel 2021 all’età di 26 anni. Nel giorno del funerale, la mamma di Filippo aveva consegnato ai tre compagni di barca la bandiera italiana, chiedendo di portarla con loro. Avrebbero voluto sventolarla a Tokyo, ma un filaremo infranse i loro sogni e chiusero quinti. Da quel giorno quella bandiera è sempre rimasta con loro e tutti insieme hanno lavorato duramente per tornare a inseguire l’obiettivo a cinque cerchi.

I genitori di Filippo, presenti a Parigi per sostenere il sogno dell’altra figlia, Elisa, in gara con l’ammiraglia femminile, hanno incontrato i quattro atleti azzurri poco dopo la premiazione, stringendosi in un commosso abbraccio.

Ma la storia di Giacomo Gentili racconta molto di più. Innamorato del canottaggio dall’età 10 anni e del senso di libertà che gli offriva il fiume Po, è partito dalla canottieri Bissolati, sotto l’ala di Gigi Arrigoni, per poi trasferirsi al college remiero di Piediluco, dove ha affinato la sua tecnica, aiutato dalla statura e dalle lunghe leve che hanno fin da subito acceso su di lui i riflettori della nazionale. Dopo il diploma è tornato a Cremona, forte dei primi successi, tra cui un mondiale vinto in singolo da Under 19 nel 2015, da cui è iniziata la grande scalata. Nel 2017 il passaggio nelle Fiamme Gialle e sul quattro di coppia da cui non è più sceso, diventandone capovoga.

Un palmarès da grande campione: 13 titoli italiani, 10 vittorie nelle competizioni internazionali, 6 campionati d’Europa vinti su 10 a cui ha partecipato, arrivando sempre sul podio, 2 mondiali, uno da Junior e l’altro indimenticabile nel 2018, ma anche un argento e 4 bronzi. Ora l’argento olimpico a coronamento di una carriera che lo vede a 27 anni, da poco compiuti, tra i grandi del canottaggio.

Cristina Coppola

 

 

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...