Pattinaggio, l'esordio delle
cremonesi ai Campionati italiani
Sono tornate in settimana da Piancavallo le uniche due cremonesi in gara nel campionato italiano di Solo Dance, specialità del pattinaggio a rotelle che richiede grande precisione tecnica di concentrazione. Asia Superti, 18 anni appena compiuti, e Isabella Giordano, esempio di longevità agonistica, portano a casa la soddisfazione di aver ben figurato in un contesto competitivo che le ha viste gareggiare con atlete ben più abituate alle competizioni nazionali, oltretutto dopo un mese, quello di giugno, in cui non si sono potute allenare come dovuto per l’indisponibilità della pista comunale agli impianti di Po.
“Asia, che ha gareggiato nella Divisone C ha dato il meglio che poteva, ha fatto una bellissima gara, anche subendo un piccolo infortunio”, spiega Paola Mainardi, l’allenatrice che insieme a Matilde Lari tiene alti i colori della Asd Pattinaggio Artistico Cremonese. “Un’altra atleta l’ha spinta inavvertitamente fuori dalla pista, è caduta e la gara è stata interrotta. Ma una volta ricominciato, si è fatta valere più agguerrita che mai”. Particolarità della disciplina infatti è la discesa in pista, scaglionate, di 4 atlete per volta, che devono eseguire ripetutamente una sequenza di passi ben precisi sulla base delle musiche. Ad Asia sono toccati fox trot nella prima gara e tango nella seconda.
Per Isabella – pattinatrice da ragazza, poi una lunga pausa fino alla ripresa degli allenamenti per recuperare dopo una brutta forma di Covid – la sfida è stata quella “di dovermi confrontare con atlete di 18 – 20 anni, in assenza di una categoria master, con un programma di gara al livello di atlete professioniste. Sarebbe stato meno stressante emotivamente confrontarmi con atlete della mia stessa età, ma a questo punto credo che con la determinazione, la costanza, un po’ di sacrificio fisico, i risultati arrivano.
Le mie allenatrici hanno creduto nelle mie possibilità e ci siamo lanciate in questa impresa, effettivamente un po’ al limite, ma ci siamo dette: perchè rinunciare solo per l’età? Alla fine credo che l’età conti poco se si pratica con passione una disciplina. Paola mi ha allenata tantissimo, anche la domenica, a orari improponibili … Devo ammettere che non ne potevo più!”.
Ha gareggiato nella Divisione D sulla base di un chachacha e di un tango, “molto impegnativo – precisa Mainardi – con passi difficili e ciononostante lo aveva imparato bene, ma alla fine ha accusato stanchezza. Essendoci più prove ravvicinate, in questo tipo di gare non vince solo la più brava dal punto di vista tecnico, ma quella che riesce a gestire vari tipi di pressione. La gara di Solo Dance della categoria Divisioni è, secondo me tra le gare più dure, dove non vince solo l’abilità tecnica, ma anche, e soprattutto, la capacità di mantenere alta la concentrazione e la resistenza fisica su prestazioni intense ripetute a pochi minuti di distanza tra loro”.
Per la prossima stagione il Pattinaggio Artistico Cremonese confida nelle rassicurazioni dell’assessore allo sport sulla possibilità di continuare ad allenarsi alla pista al Po (in gestione ad altra società di pattinaggio) e intanto dà appuntamento a chi volesse provare l’esperienza, alla pista di pattinaggio di piazzale Azzurri d’Italia, nei giorni di martedi e giovedi dalle 18 alle 19, agosto incluso. gb