La Cremo prova il piano B:
modulo 4-2 e… fantasia
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La prima Cremonese della stagione ha acceso la fantasia dei tifosi con quel modulo 4-2 e fantasia che propone tre trequartisti alle spalle di una punta di struttura e una difesa rimodulata complice le assenze dell’affatica Ravanelli e del reduce dal sorprendente Europeo georgiano Lochoshvili, rientrato da pochi giorni e probabile pedina di mercato: vuole giocare, ma nelle gerarchie di Stroppa è dietro a Bianchetti.
Un cambiamento di contingenza ma che potrebbe costituire una buona base su cui partire per quel piano B mancato nella passata stagione rispetto al rodatissimo 3-5-2.
Il 4-2-3-1 visto nella prima amichevole s’incardina, per pochi minuti, sulla capacita di Fulignati di diventare libero aggiunto, aprendo i centrali e ricostruendo la piramide bassa difensiva in fase di costruzione. Inoltre, valorizza le qualità di chi dovrebbe fare la differenza sempre e comunque: Vandeputte a sinistra e Johnsen a destra, o viceversa in uno scacchiere fluido che può contare anche su Buonaiuto e Zanimacchia alti sugli esterni, oltre a Falletti e Vazquez come “diez” a rimorchio della prima punta.
Una chiave tattica che valorizzerebbe anche l’investimento di De Luca, più che un cigno bolzanino una contraerea grigiorossa che potrebbe agire in alternanza a Tsadjout, con qualche gol in più nelle gambe.
Sin qui il piano B. Forse, già dalla prossima amichevole col Torino, rivedremo il piano A: un 3-5-2 “stroppiano” nel quale incuriosisce soprattutto l’utilizzo di trequartisti ed esterni.