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Dester show a Roma, sesto
e record italiano nel Decathlon

Dario Dester esulta a Roma (foto Fidal)

C’è anche la firma di Dario Dester nello spettacolo tricolore del martedì di Europei a Roma. L’atleta di Casalbuttano ha scalata la classifica chiudendo sesto nel Decathlon e facendo registrare il record italiano con 8235, 17 punti in più rispetto al precedente 8218 di due anni fa.

Una prova stellare, oltre i sogni della vigilia: il cremonese non solo riscrive il suo record italiano ma si prende una parte di palcoscenico al termine di un travolgente crescendo prestativo e di emozioni durante la due giorni. Una progressione culminata con due straordinarie prove nel giavellotto e nei 1500 metri conclusivi, a cancellare il -178 con cui il ‘superman’ lombardo aveva chiuso il day 1. Quasi cinque metri di miglioramento in pedana avevano aperto l’orizzonte su un possibile primato: a Dario serviva 4:25.70 e sulle ali dell’entusiasmo, di una ritrovata fiducia e di uno stadio “bollente” per le imprese di Tamberi e Battocletti, l’azzurro piomba sul traguardo in 4:23.36 finendo quinto al traguardo e molto forte, dopo un passaggio ai 1000 da 3:00.53.

Nella prima giornata aveva ammesso come tornare in gara nei 100 con il personale pareggiato a 10.76 l’avesse liberato sul piano emotivo: il suo ultimo decathlon portato a termine risaliva proprio a Monaco 2022, poi una serie di problemi fisici ne avevano frenato l’ascesa. L’ultimo intoppo risaliva alla vigilia del Multistars, a fine aprile, una lesione muscolare che gli aveva fatto temere di non potersi giocare le proprie carte qui a Roma.

Invece, niente di tutto questo: 10.76 (100), 7,32 (lungo), 12,43 (peso), 2,02 (alto), 48.43 (400), 14.28 (110 ostacoli), 41.00 (disco), 4,90 (asta), 63,66 (giavellotto) e appunto 4:23.36 (1500) sono le cifre tecniche che ne certificano la rinascita, con tre personal best migliorati o pareggiati (100, giavellotto, 1500). “Sono troppo contento – la sua viva voce – per essere riuscito a rientrare dopo due anni difficilissimi migliorando ancora il mio record. Davvero contento di me stesso e di come ho reagito alla controprestazione nel getto del peso. Ho un team incredibile, da pelle d’oca”.

Il 1500 finale conferma in vetta l’estone Johannes Erm e con 4:24.95 arriva anche la miglior prestazione mondiale dell’anno a 8764 punti. Alle sue spalle è ‘ribaltone’: Kevin Mayer si può accontentare del minimo olimpico e con 4:55.99 scivola dal secondo al quinto posto (8476), si scatena Sander Skotheim (Norvegia) che con 4:22.41 sale all’argento con 8635 punti, bronzo e personale a quota 8606 per il francese Makinson Gletty che precede Niklas Kaul (8547), autore di un gran 1500 (4:17.77, secondo crono dopo il 4:16.77 di Jeff Tesselaar). Lorenzo Naidon chiude con 4:46.48 sul miglio metrico e con il 20esimo posto a 7519 punti.

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