Cremonese

Vazquez, un uomo in missione:
con le big il vero Mudo

Franco Vazquez (foto Usc)

Tiro di prima senza pensarci troppo a Venezia: e già questa era una notizia. Uno-due rapido da corner ad aprire l’area di rigore del Parma e sinistro affilato a girare sul secondo palo: e questa è una delizia. Il Mudo, nelle ultime due trasferte ad altissima tensione, ha parlato eccome. Lo ha fatto col mancino che aveva indirizzato il primo tempo di Venezia – Cremonese, sotto la debordante curva veneta del Penzo. Lo ha rifatto col piede forte sotto la muraglia gialloblu del Tardini, dimostrando a se stesso prima di tutto di essere ancora decisivo in zona gol.

Franco Vazquez aveva illuso appena arrivato a Cremona di poter essere un falso nueve da doppia cifra, ruolo che proprio a Parma gli aveva ritagliato Fabio Pecchia per lasciare campo alla crescita del giovane Adrian Bernabé e sfruttare giocatori più rapidi sulla trequarti rispetto al ‘diez’.

Le prime amichevoli grigiorosse da attaccante puro, a dettar legge contro le minors. Le scelte di Davide Ballardini a portarlo ad essere decisivo anche in Coppa Italia, con la prima danza sotto la Sud nel faticoso primo turno col Crotone.

Poi, qualche lampo nel buio di un inizio di stagione complicatissimo per i grigiorossi, culminato col cambio in panchina. Arrivato Giovanni Stroppa, la musica è cambiata in primis dal modulo. E il Mudo è diventato sempre più ‘diez’, sempre più tuttocampista alle spalle di Coda e abbassandosi al fianco di Castagnetti.

Qualche gara anche da mezzala, con una Cremo ad assetto invariabile ma che con l’occupazione degli spazi voluta da mister della svolta ha visto alternarsi più uomini sulla trequarti e nel ruolo di sottopunta. La ricerca del gol in campionato però è proseguita fino a Cittadella, in un venerdì di fine ottobre, pioggia e vento, il lampo di testa del Mudo: 1-2 sui titoli di coda e la sensazione di un giocatore ritrovato dopo la prima panchina in stagione.

Eppure, la scintilla non ha acceso il falò. Vazquez ha dispensato assist e giocate da fuori categoria, ma anche giornate storte condite da sostituzioni e pensieri. L’arrivo di Cesar Falletti e Dennis Johnsen a gennaio ad aumentare le scelte in quella terra di mezzo che sta tra la mezzala e il trequartista. Ma nelle gare che contano, negli scontri d’alta quota, Stroppa ha sempre messo il Mudo al centro del villaggio.

E l’italoargentino ha sempre predicato bene. Lo aveva fatto con l’assist per Ravanelli nell’1-0 dello Zini al Venezia. Altro tocco smarcante per Zanimacchia sul 2-1 al Como. Ritorno al gol a Venezia con sinistro tutt’altro che banale. Perla da copertina a Parma con urlo di rivincita.

Se è vero che nelle partite importanti Vazquez dev’essere il valore aggiunto di questa Cremo, dal 21 maggio ci saranno almeno un paio di occasioni per dimostrarlo. Anzi, facciamo quattro.

Simone Arrighi

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