Cremonese

Ritorni e conferme: sulle ali
può decidersi Catanzaro - Cremo

Matteo Bianchetti contro il Catanzaro nel match d'andata (foto Sessa)

Matteo Bianchetti torna a lavorare in gruppo. Il capitano della Cremonese, out dalla contusione alla schiena subita contro la Feralpisalò e messo ko una settimana fa da un problema al ginocchio, da mercoledì si allena in gruppo.

Prima centrale, poi braccetto con licenza di costruire, il difensore grigiorosso è stato l’emblema del cambio d’abito voluto da mister Stroppa al suo arrivo al centro Arvedi. Dalla sua rinascita, è cresciuta una Cremo più solida e con una costruzione dal basso efficace.

Fuori col Bari e con la Ternana, al suo posto ha giocato Luka Lochoshvili: il georgiano al San Nicola ha ritrovato una maglia da titolare e sabato scorso allo Zini ha dato continuità alle scelte di Stroppa, che in difesa ha anche a disposizione Luca Marrone. L’ex Juve, dopo 557′ giocati in stagione con la maglia del Lecco, è sempre rimasto ai margini nella Cremo.

In vista del match di sabato al “Ceravolo” di Catanzaro, la scelta del braccetto di sinistra sarà fondamentale: sia in termini di contenimento che di costruzione, vista la capacità della squadra di mister Vivarini di trovare soluzioni dagli esterni.

Osservato speciale, l’ala d’attacco Jari Vandeputte, già decisivo in 20 gol del Catanzaro: 9 reti e 11 assist, un’autentica macchina da occasioni offensive, il 28enne belga sta vivendo una stagione da sogno e sta letteralmente facendo volare i calabresi. Destro naturale, letale anche da sinistra a piede invertito, Vandeputte è una delle frecce del Catanzaro: il duello tra lui e i pacchetti laterali della Cremo sarà una delle chiavi tattiche dello scontro diretto della 34esima giornata.

Simone Arrighi

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