Pergolettese

Pergo-Arzignano vale
già mezza salvezza

Un momento di Pergo-Novara (foto Peja)

Un altro scontro diretto, un’altra sfida da giocare al Voltini: possibilmente però, questa volta, da vincere, non come capitato contro l’Alessandria (ko inopinato nel finale) e contro il Novara (pareggio giusto e, tutto sommato, gradito). Contro l’Arzignano Valchiampo la Pergolettese deve provare a vincere perché, tabelle alla mano (che lasceranno il tempo che trovano, ma comunque consentono di avere un orizzonte abbastanza chiaro), il calendario delle contendenti per la salvezza è abbastanza simile come difficoltà e dunque prendersi un vantaggio in uno scontro diretto potrebbe davvero pesare doppio. Specie a quattro turni dalla fine…

La Pergolettese va all’assalto dei veneti da una prospettiva esattamente opposta a quella della vigilia col Novara: all’epoca i gialloblu dovevano prima di tutto difendere i 2 punti di vantaggio sui piemontesi; adesso invece, domenica alle 18.30, la squadra di Mussa deve provare a superare i diretti rivali, salendo da -2 a +1. Una vittoria, per inciso, porterebbe la Pergolettese in zona salvezza senza dover pensare ai destini altrui: e questo, a sole tre gare dalla fine, sarebbe decisamente un buon viatico.

L’Arzignano si sta consolidando in categoria, per una C raggiunta un paio di anni fa per la prima volta: dopo l’Albinoleffe la squadra veneta è quella che pareggia di più (12 segni X, gli stessi del Padova secondo) e ha un andamento costruito sulla base di una buona difesa (33 gol subiti, miglior reparto arretrato) ma anche di un attacco un po’ asfittico (27 reti segnate, terzo peggior attacco dell’intero girone).

Allenato da Simone Bentivoglio, l’Arzignano arriva da un ko contro la Triestina, ma soltanto il turno precedente aveva battuto il Renate a domicilio, dimostrandosi dunque squadra pericolosa anche lontano dalle mura amiche. Soprattutto parliamo di una squadra che ha fatto molto bene proprio negli scontri diretti (all’andata, per esempio, vinse 2-0), dunque antenne drizzate. Il bomber con 8 centri è Giacomo Parigi, con Grandolfo, Lakti e Antoniazzi ulteriori frecce all’arco dell’Arzignano.

Giovanni Gardani 

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