Cremonese

Tre crepe ma niente di rotto:
il 2024 della Cremo è da primato

Giovanni Stroppa (foto Sessa)

Ventiquattro punti su trentatré: è il bottino messo insieme dalla Cremonese nel 2024, il massimo per la categoria, pareggiato solo dal Parma. Un gruzzolo di sette vittorie, tre pareggi ed una sconfitta, un andamento pari a quello della capolista che non può essere messo in discussione dalla sola, nefasta, giornata di Bolzano. La Cremo guida la graduatoria del girone di ritorno insieme ai gialloblu e con alle spalle Venezia (22 punti raccolti nel 2024) e Como (20 punti). A rendere questa Serie B la più bella degli ultimi anni sono proprio questi numeri: l’enorme sforzo grigiorosso nel tenere il passo dei primi della classe ha prodotto sinora un recupero di due lunghezze nei confronti dei lagunari e quattro nei riguardi dei lariani. Lo strappo maggiore è ai danni del Palermo, passato dopo lo scontro diretto del Barbera del 26 dicembre scorso ad avere gli stessi punti della Cremo ed ora finito a -7 dopo aver fallito il sorpasso allo Zini.

Il settebello di vantaggio del Parma nei confronti della seconda lascia i ducali con un margine di sicurezza tale da poter dormire sonni tranquilli per la promozione diretta. La vera bagarre è appena dietro, con alcuni snodi cruciali alla ripartenza. Il più importante sarà il 26 aprile al Penzo, teatro di Venezia – Cremonese, ultimo scontro diretto fra le attuali contendenti per il secondo posto. Il Como infatti delle tre in corsa è l’unica ad avere già chiuso la triangolazione con un saldo negativo: due sconfitte con i grigiorossi (1-3 al Sinigaglia e 2-1 allo Zini), un ko all’andata (3-0 al Penzo) e una vittoria al ritorno (2-1 sul lago) col Venezia. Nel computo degli scontri diretti, che potranno avere un peso specifico decisivo in caso di arrivo al fotofinish, tra Cremonese e lagunari ad oggi sono i ragazzi di Stroppa avanti di corto muso. All’andata fu tripudio allo Zini grazie al gol di Ravanelli con i grigiorossi in dieci per l’espulsione di Antov ad inizio ripresa.

Un rosso per fallo su Johnsen, che ora veste red&grey e dopo la sosta dovrà tornare ad essere lo spaccapartite visto nelle giornate di buona. Da evitare la mutazione nel mister Hyde capace di prendersi due espulsioni e finire in castigo in tutto per tre giornate. Senza il norvegese la Cremo ha raccolto un pari incolore ad Ascoli, una vittoria di misura col Como e una sconfitta pesante a Bolzano. In tutto fanno quattro punti su nove. Meglio averlo a disposizione insomma, anche perché nell’attacco della Cremo urge una scossa in vista di un mese di aprile in cui servirà tutto l’arsenale: Feralpisalò e Ternana in casa, nel mentre Bari, Catanzaro e Venezia in trasferta. Al mezzogiorno di fuoco col Pisa allo Zini il prossimo primo maggio, servirà arrivare con ancora tantissima fame di Serie A.

Simone Arrighi

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