Cremonese

Cremonese, senza Johnsen
si cambia: le opzioni di Stroppa

Giovanni Stroppa (foto Sessa)

La squalifica di Dennis Johnsen costringerà mister Stroppa ad una nuova variazione sul tema 3-5-2. L’assenza del norvegese per le prossime due partite e, nell’immediato, nel big match col Como, toglierà alla Cremonese una mezzala sinistra di estro e velocità, che sinora ha già messo lo zampino in quattro gol grigiorossi e in altre occasioni potenzialmente pericolose (vedi i due rigori negati con Reggiana e Sampdoria). Al suo posto, retrocedendo di qualche decina di metri rispetto alle ultime due uscite, dovrebbe ricollocarsi Cesar Falletti, che però è stato azzoppato a Modena e l’entità della contusione riportata verrà valutata in questa giornata.

Con Michele Castagnetti e Charles Pickel, a completare i tre della mediana potrebbero esserci tre opzioni: l’utilizzo di Gonzalo Abrego dal primo minuto, per un tris a centrocampo già visto a Pisa, l’arretramento di Franco Vazquez che da mezzala giocò anche all’andata a Como con davanti due punte come Coda e Okereke, il dirottamento di Luca Zanimacchia da interno, opzione già adottata da Stroppa che però nell’ultimo mese ha trovato l’equilibrio sugli esterni con il 98 a destra e Sernicola a sinistra. Difficile immaginare un rientro lampo di Michele Collocolo, che ha necessità di rimettere chilometri nel motore dopo lo stop di oltre un mese per la distorsione al ginocchio destro patita contro il Brescia. Per Cristian Buonaiuto invece servirà ancora più tempo per tornare a disposizione.

Tre le ipotesi al vaglio, dunque, molto dipenderà da Falletti, la cui condizione diventa ago della bilancia nelle scelte del centrocampo che affronterà la terza in classifica sabato alle 16:15 allo stadio “Zini”. Il ricordo della gara d’andata, vinta con il primo rigore di Coda, con la fuga di Okereke e col contropiede del bomber Massimo, riporta ad una Cremonese con davanti sempre la doppia punta: Stroppa partì col 90 e il nigeriano, in dieci contro undici per l’espulsione di Lochoshvili mantenne due uomini offensivi con Tsadjout che servì Coda per l’1-3 ma poi in ripiegamento provocò il rigore della possibile riapertura della contesa. La parata di Sarr su Cutrone blindò un successo che mette oggi la Cremonese davanti al Como anche in fatto di scontri diretti.

Un vantaggio sul quale non bisognerà lucrare: i lariani arriveranno in via Persico con la volontà di fare bottino pieno, in un mese decisivo fatto di quattro scontri direttissimi: il ko (3-0) di Palermo, il pari (1-1) al Sinigaglia col Parma, la vittoria casalinga col Venezia (2-1) sono già in archivio, all’ex Strefezza e compagni resta la gita sotto il Torrazzo per chiudere il tour d’alta quota.

Simone Arrighi

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