La Cremo ha rallentato la corsa
E ora arriva un ciclo di ferro
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Un grosso passo indietro rispetto alla gara contro la Reggiana. La Cremonese ha ottenuto un altro pareggio, nella nebbia di Ascoli, ma mostrando una netta involuzione sul piano del gioco. Contro la squadra di Nesta, i grigiorossi avevano creato occasioni e il pari alla fine era arrivato soltanto per lo scarso cinismo mostrato sottoporta. Stavolta, invece, Coda e compagni non hanno mai impensierito i marchigiani, ad eccezione della rete annullata a Tsadjout dal Var per un fuorigioco di Sernicola.
Anche stavolta l’arbitro virtuale ha strozzato l’urlo in gola ai tifosi grigiorossi, come nel turno precedente dopo un magnifico gol di Falletti.
Così, dopo quattro vittorie consecutive con le quali si era iniziato il 2024, sono arrivati due pareggi che hanno rallentato la corsa in classifica della Cremo.
In questo nuovo anno la squadra di Stroppa ha consolidato il proprio punto di forza, ossia la fase difensiva, incassando una sola rete in sei gare. Ma il dato negativo arriva dai gol fatti: soltanto cinque in sei partite. Il problema rimane quello di essere una squadra troppo “Coda dipendente”. Se il bomber è in giornata no, come nella serata di Ascoli, dove si è ritrovato troppo isolato in attacco con il fiato sul collo di un mastino come Bellusci, non ci sono altri attaccanti che segnano.
In una serata storta per la squadra, va comunque evidenziata la bella prova in difesa di Bianchetti, autore di almeno un paio di salvataggi prodigiosi in situazioni di massimo pericolo per la porta grigiorossa.
Adesso per la Cremonese inizia un ciclo di ferro. Si parte con la sfida allo Zini contro una diretta concorrente come il Palermo. Poi due insidiose trasferte di fila contro Sampdoria e Modena. Infine, altro scontro diretto che vale tantissimo a Cremona contro il Como. A Stroppa spetta il compito di rimettere in carreggiata la sua squadra, per affrontare questo tour de force cercando di raccogliere il massimo possibile.
Mauro Maffezzoni