Pergolettese

Inizia il Mussa-bis: "Serve
ricreare un ambiente positivo"

Mussa al ritorno a Crema

“Sono molto contento di essere tornato. Ho accettato di buon grado questa seconda opportunità che la società mi ha voluto dare, e per questo posso solo ringraziarla”: sono le prime parole di Giovanni Mussa al ritorno sulla panchine della Pergolettese, dopo l’esonero di Abbate. “Non era semplice – continua il tecnico – dopo la decisione che avevo preso a inizio della scorsa stagione di interrompere il mio rapporto con la Pergolettese. Invece la stima è rimasta immutata e anche i valori in cui crediamo sono comuni, di conseguenza mi sento in dovere di poter dare il mio contributo e farò chiaramente il meglio delle mie possibilità per aiutare il Pergo”.

Anche stavolta, una missione complicata da portare a termine?
“Faremo di tutto per ricreare un ambiente che sia positivo e sereno, perché chiaramente quando i risultati non arrivano si abbassa l’autostima e l’approccio alla partita non risulta mai ottimale. Dovremo migliorare su questo aspetto, ma anche quello durante la gara. Cioè non voglio che nessun episodio a favore o a sfavore, incida sulla tenuta mentale dei ragazzi all’interno della partita: dobbiamo essere forti, soprattutto, con la testa e rimanere in partita per tutti i 100 minuti della gara”.

Ripartirà dall’aspetto mentale?
“Sì, sicuramente. L’allenatore deve valutare un pò tutti gli aspetti, ma quello mentale è il principale. Anche se si pensa che i giocatori siano più o meno tecnicamente bravi, se mentalmente non si è a posto, non avrà mai la resa di un giocatore che sta bene mentalmente. Quindi il primo approccio, quello psicologico è il più importante. Poi c’è l’aspetto fisico, ma la squadra ho visto che corre, che sta bene, e poi c’è quello tecnico e tattico. Tecnicamente la squadra è forte; tatticamente magari proveremo anche qualcosa di nuovo, per poter mettere in difficoltà gli avversari”.

Prossima tappa, Trento: cosa temere?
“Si è rilanciato e magari ci riusciamo anche noi col nuovo allenatore: questo lo dirà il campo. A me interessa vedere una squadra che non si deve salvare solo in questa domenica, ma deve essere salva all’ultima partita. Sarà un percorso di crescita che faremo insieme e dove ogni passettino in avanti deve essere sottolineato dall’appoggio di tutti. Dobbiamo rimanere uniti e compatti come gruppo, come ambiente, come società, come tifosi, per poter portare a casa un risultato che è alla nostra portata. Ma sarà da sudare e ce lo suderemo. Io credo fortemente in questa squadra, credo che qualitativamente non sia inferiore a nessuno, altrimenti non avrei accettato la proposta che mi è stata fatta”.

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