Pergolettese

Pergo, le colpe (non esclusive)
di Abbate. E Mussa ora in pole

E così si è arreso anche Matteo Abbate, che da giovedì mattina non è più l’allenatore della Pergolettese. Tre sconfitte di fila, proprio quando nel girone di ritorno i gialloblu sembravano avere preso il passo giusto, sono risultate fatali, assieme ad una classifica complicata, con la salvezza diretta oggi distante 4 punti; il Fiorenzuola che vincendo al Voltini ha accorciato il terzultimo posto, oggi a -1; e uno scontro diretto fondamentale alle porte, domenica alle ore 18.30 a Trento.

Nel dopogara col Fiorenzuola Abbate ha parlato di squadra volonterosa ma confusa, soprattutto incapace di gestire i momenti caldi e condizionata dalla paura per la classifica, con tanti errori: emblematica la palla persa valsa il 2-1 di Ceravolo, a conti fatti decisivo nell’economia di un match che comunque il Fiorenzuola ha giocato meglio. Riflessioni veritiere, alle quali si aggiunge la giovane età della rosa, che non aiuta ad uscire dal tunnel, perché alla freschezza andrebbe affiancata ora una certa esperienza.

Ovviamente a pagare per tutti è uno solo, Matteo Abbate appunto: alle 13 la comunicazione al mister, che diventa urbi et orbi, con nota stampa, alle 13.58 dal sito della società. Abbate paga colpe non solo sue, anche se qualcuno ha contestato determinate scelte nell’ultimo match: Mazzarani e Guiu Vilanova in panchina e che, quando sono entrati, hanno saputo dare la scossa ad una squadra offensivamente un po’ scarica. Soprattutto però una certa involuzione sul piano del gioco: il 5-1 di Meda col Renate risale al 20 gennaio, nemmeno un mese fa, ma sembra passata una vita. Poi contro il Vicenza qualche buona occasione ma in generale con Pro Patria e Fiorenzuola un po’ troppo poco…

E adesso chi arriva al Pergo? L’allenatore di giovedì pomeriggio è stato diretto da Giacomo Curioni, vice di Abbate. Non si esclude che possa esserci lui in panchina a Trento, dato che già in passato la società ha promosso i secondi per garantirsi così il giusto tempo della riflessione.

Tra i nomi che al momento (non) emergono, ce n’è uno che sembrerebbe gradito all’ambiente e che già era stato accostato al Pergo, quello di Giovanni Mussa, che per la prima volta due campionati fa aveva portato i gialloblu ai playoff da subentrato e ora, nel caso, avrebbe una missione al contempo meno nobile ma più difficile: evitare la retrocessione in D.

Per ora siamo ancora nel campo delle ipotesi: per le certezze, i colpi di scena (che al Pergo non sono mai mancati) o le conferme bisognerà attendere qualche ora. O qualche giorno…

Giovanni Gardani

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