Stroppa: "Attenzione a orgoglio
e qualità dello Spezia"
La Cremonese per restare agganciata al treno di testa, lo Spezia per abbandonare il rischio di finire a fondo valle. La vigilia della seconda di ritorno è giornata di dubbi e attese per due squadre che arrivano al duello del Picco, sabato alle 14.00, con classifica e umori opposti. I 18 punti di distacco in classifica non devono però far abbassare la guardia grigiorossa.
Dopo la vittoria con il Cosenza ha chiesto alla squadra più coraggio nei duelli individuali. È solo questione di approccio o crede ci sia un difetto strutturale?
“Per preparare la gara di domenica abbiamo caricato molto il lavoro in settimana perché il nostro calendario era diverso da quello delle altre formazioni di Serie B. C’era il rischio di avere meno brillantezza e in effetti ci sono mancate un po’ le gambe, ma ho rivisto la partita e devo dire che la squadra è stata eccezionale nel portare a casa una prestazione di livello. È stata più equilibrata rispetto a quanto avevo dichiarato nel post gara. La squadra arriva benissimo negli ultimi metri, ma poi deve subentrare l’individualità sia tecnica che emotiva, intesa come voglia di chiudere bene l’azione”.
La mancanza di brillantezza da lei citata può aver influito sull’abbassamento generale della squadra, soprattutto con gli attaccanti che faticavano a pressare con la solita aggressività?
“Tutti partecipano ad entrambe le fasi, quando abbiamo allentato le pressioni con attacco e centrocampo siamo arretrati, ma rivedendo la partita non è stata così negativa e altalenante come l’avevo descritta. La squadra è rimasta in campo, poi è mancata la brillantezza nelle pressioni difensive e nel chiudere le azioni, ma nell’economia della partita abbiamo creato occasioni che potevano chiuderla subito o aumentare il passivo, come il contropiede di Tsadjout e Okereke. E poi di situazioni importanti per il Cosenza oltre al palo e alla parata di Jungdal non ne ho viste. Il mio pensiero è positivo, a maggior ragione sapendo da che lavoro venivamo. Faccio doppiamente i complimenti ai ragazzi che hanno tenuto botta e lavorato bene”.
Domani si gioca in un ambiente caldo e reduce da una contestazione alla squadra.
“Ci attende sicuramente un ambiente difficile, ma per noi. Non mi interessa ciò che riguarda la squadra di casa, dobbiamo avere la determinazione di portare gli episodi dalla nostra parte a prescindere da ciò che succederà sugli spalti. Chiaramente sappiamo qual è la loro situazione, ma la partita è troppo importante per farci distrarre. Pensiamo solo al nostro percorso”.
Cosa la preoccupa di più dello Spezia?
“L’orgoglio dei giocatori che vorranno uscire da questo momento difficile e la qualità della rosa, che è competitiva e al livello di quelle che stanno avanti in classifica. Sicuramente quando c’è un inizio negativo diventa tutto più difficile, perché in un ambiente così caldo le aspettative sono molto alte. Mi preoccupano le loro qualità individuali, visto che ci sono giocatori di livello assoluto e categoria superiore. L’aspetto caratteriale farà la differenza, dovremo essere bravi a pareggiare questo orgoglio”.
Lo Spezia ha dato il via al ciclo di vittorie casalinghe, ora servirebbe ripartire in trasferta.
“In termini di risultati sì, in termini di prestazioni no. A Palermo abbiamo fatto una gara eccellente, resta solo il rammarico degli errori commessi sui gol presi. Io vorrei fare sempre prestazioni di quel livello lì, in cui siamo stati puniti da due episodi”.
Ci sarà qualche indisponibile? Come sta Bianchetti?
“Bianchetti è completamente recuperato. Non ne abbiamo parlato, ma aveva perso 4 kg in due settimane e domenica era abbastanza debilitato, l’ho sostituito perché faticava a respirare. Per il resto i convocati sono gli stessi di domenica scorsa (ancora out Tuia, ndr)”.
Dal mercato sono arrivati Falletti e Livieri. Dove si può ancora intervenire?
“Per me potenzialmente dappertutto, se arrivano giocatori funzionali che possono aiutarci. L’importante è trovare gente motivata, di qualità che possa alzare l’asticella: la volontà sia mia che della società è questa. Se arriva gente forte che può darci una mano va benissimo”.
A proposito di Falletti: può trovare spazio già domani?
“L’abbiamo preso per questo e siamo stati bravissimi a portarlo da noi. Con l’infortunio di Buonaiuto è lui che può portare certe caratteristiche alla squadra. Ha grandi motivazioni e si sta allenando benissimo, vediamo se potrà giocare da subito o a gara in corso. Speriamo possa diventare un leader in campo come Vazquez, Castagnetti e tanti altri che comandano il gioco”.
A livello di posizione, come si inserisce nello scacchiere grigiorosso?
“Faccio direttamente i nomi: può ricoprire le zone di Buonaiuto e Collocolo da mezzala, sinistra o destra che sia, oppure agire da seconda punta al posto di Vazquez. Ha sempre giocato in queste posizioni e in questo momento non vedo alternative”.
La classifica sembra divisa a metà, con le prime che macinano punti, salvo alcuni risultati inaspettati con le ultime in graduatoria
“Succede spesso in Serie B, è sempre stato un campionato molto livellato. Al di là delle rose e delle ambizioni ci sono diversi motivi che possono incidere, come il periodo in cui si affronta una squadra, che fa la differenza più della classifica. Non bisogna mai mollare e capire le insidie che ti possono attendere di partita in partita, dall’ambiente alle qualità tecniche di alcuni giocatori. Domani affrontiamo individualità fuori categoria e a maggior ragione dovremo fare ulteriore attenzione”.
Sono passati circa cinque mesi dal suo arrivo a Cremona. Com’è cresciuta la squadra in questo periodo?
“Sono contento e orgoglioso di quello che stanno facendo i ragazzi e del lavoro del mio staff, la squadra ha un’identità forte e vederla giocare così è un piacere, e in più rispecchia il mio pensiero di calcio. Per raggiungere un’identità serve sicuramente tempo e devo dire che la qualità mentale di questo gruppo è stata quella di essersi messo subito a disposizione. Non pensavo di poter essere così incisivo e fa sicuramente piacere, ma io non sono mai soddisfatto del tutto. C’è sempre da migliorare”.