Antov, da alternativa a Mvp:
è l'emblema della risalita
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Primo gol in Italia, primo centro con la maglia grigiorossa addosso, un’esultanza incontenibile sotto la Sud: Valentin Antov è l’uomo copertina della Cremonese che schiena il Cosenza e rialza la testa dopo l’ultima del girone d’andata, la ferita aperta di Palermo.
Arrivato in sordina come ultimo tassello difensivo del mercato estivo, il suo prestito dal Monza ufficializzato a fine agosto si è rivelato un investimento per il futuro. Il bulgaro ha lavorato a parte all’inizio per riallinearsi al gruppo e il cambio d’allenatore e modulo gli hanno permesso di esprimersi al top.
Con Giovanni Stroppa, che lo conosceva dai tempi della sua esperienza a Monza, Antov ha scalato in fretta le gerarchie difensive. Mai in discussione nel trio arretrato, il bulgaro è diventato pedina fondamentale nello scacchiere grigiorosso.
Al suo fianco il tecnico ha fatto esperimenti, prima di arrivare a collocare Luca Ravanelli centrale e Matteo Bianchetti braccetto di sinistra. Il centrodestra invece è terreno di caccia di Antov, attento sull’uomo, propositivo in fase di ricostruzione come da richiesta del mister. A Brescia il primo assist, domenica scorsa allo Zini il primo gol.
Prestazioni senza sbavature, un rosso sulla coscienza (contro il Venezia) da ultimo uomo immolato per la causa: Valentin è la massima espressione di praticità applicata al ruolo di braccetto nella difesa a tre. Rude al punto giusto, schietto in ogni circostanza, anche quando in mixed zone non teme domande e telecamere: questa squadra è pronta per la lotta di vertice? “La Cremonese spinge sempre per i primi posti – così Antov nel dopogara di domenica -. Vogliamo la promozione. Impariamo ogni giorno in allenamento col mister possiamo fare ancora di più e meglio. Ogni partita che vinciamo troviamo più confidenza”.
Sicuro in campo e fuori: dal gol sotto la Sud alla dichiarazione d’intenti in mixed, Valentin è più efficace di un editto bulgaro.
Simone Arrighi