Cremonese

La Cremonese Va-lentin
ma con Antov decolla

Il gol di Antov contro il Cosenza (foto Sessa)

L’operazione ripresa è iniziata con tre punti e un record storico eguagliato: era dal 1945-’46, campionato di Serie B-C Alta Italia, che la Cremonese non inanellava cinque vittorie filate allo stadio Zini senza subire reti. Oggi, inizio 2024, come 78 anni fa, al dato in classifica si aggiunge la tenuta stagna difensiva, in un pokerissimo cum laude dell’imbattibilità.

Dall’autorete di Ravanelli che propiziò il successo del Sudtirol, i grigiorossi hanno solo vinto e non più preso gol in casa in Serie B: 3-0 allo Spezia, 1-0 al Lecco, 1-0 al Venezia, 4-0 al Modena, 1-0 al Cosenza. E sono proprio le sfide conquistate di misura quelle che pesano di più sulla bilancia caratteriale della banda di Stroppa.

Partite sporche, a tratti nebbiose come quella col Cosenza, illuminate da un gol che vale triplo e tiene la Cremo nel lotto di quelle che contano e ambiscono al grande salto. Certo, per un salto come si deve serve una bella spinta e i grigiorossi d’inizio gennaio allo Zini sono sembrati improvvisamente a corto di propulsione.

Col Cosenza il divertimento è durato un quarto d’ora, con tre occasioni monumentali e la sensazione di poter chiudere i silani nella loro area. Poi, la Cremo che non t’aspetti: imprecisa, tecnicamente fallosa, incapace di far valere la differenza di classifica e di qualità nei confronti di una squadra arrivata in via Persico con l’acqua alla gola, il rischio di essere risucchiata nella lotta per la sopravvivenza e un allenatore dall’anno scorso sulla graticola.

Eppure, per sbloccare il match Stroppa ha dovuto attendere il 76′, sfruttando un’arma nemmeno troppo segreta di questa Cremonese: i corner, che da croce di un primo tempo di rara incapacità a monetizzare le occasioni dalla bandierina, sono tornati ad essere delizia in una ripresa in cui è bastato indirizzare un cross preciso e spiovente nel cuore dell’area silana per trovare la contraerea bulgara e festeggiare l’1-0.

Il gol di Antov non maschera i difetti della prima Cremonese dell’anno allo Zini, ma conferma la forza di un reparto difensivo che oltre a blindare il fortino per cinque volte filate, sa pure sbrigare le matasse più intricate. A Cittadella, a Brescia e col Venezia l’1-0 grigiorosso portava la firma di Ravanelli, col Cosenza è arrivato il primo sigillo in Italia e nella Cremo del 23enne di Sofia.

In attesa che Coda interrompa il prolungato digiuno, che Okereke dia segnali di vitalità, che Vazquez tolga un po’ di orpelli e torni ad essere efficace, che Tsadjout dia continuità al blitz di Roma, per una squadra che alla ripresa Va-lentin… l’accelerata la dà Antov per un decollo che vale tre punti, quinto posto e la possibilità di aggiornare gli annali. A proposito: 78 anni fa la Cremo sfiorò la promozione in Serie A perdendola nelle finali con l’Alessandria. Sì, è proprio il caso di aggiornarli questi annali.

Simone Arrighi

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