E’ mancata la precisione in attacco, non la prestazione. Solida in difesa, la Vanoli è riuscita a tenere Pistoia a 64 punti, ma non a trasformare in canestri l’energia messa sul campo di un PalaCarrara caldissimo. In un ambiente decisamente ostile, con la squadra ospite fischiata ad ogni possesso, la Vanoli si è smarrita nel finale, segnando soltanto 8 punti, per altro tutti con Lacey, nell’ultimo quarto.
Di fronte due neo promosse che hanno avuto la possibilità di giocarsi un posto nelle Final Eight di Coppa Italia, che coach Cavina aveva sempre dichiarato non essere un obiettivo della società, ma al di là di questo, in una serie A in cui le squadre di bassa classifica stanno cominciando a cambiare marcia grazie a nuovi innesti, restava una sfida da vincere proprio in termini di lotta salvezza e alla portata dei biancoblù.
Peccato perchè a lunghi tratti, la squadra di coach Cavina era sembrata avere in mano la partita, nonostante si percepisse una giornata non brillante, e la possibilità di chiuderla affacciandosi in vantaggio all’ultimo quarto. A quel punto però le percentuali al tiro sono ulterirmente crollate, 2/9 da due e 1/9 da tre, è uscita Pistoia che ha fatto sua la partita.
Finisce 64 a 60 grazie a una tripla sulla sirena con cui Trevor Lacey che ha contenuto un passivo, che avrebbe potuto essere ben più pesante se non ci fosse stata la buona propensione difensiva, che ha limitato le bocche di fuoco di Pistoia.
“Siamo stati semplicemente non precisi in attacco” il commento del coach a fine partita che, nonostante abbia sottolineato che la squadra dovrà lavorare di più per crescere di condizione e impegnarsi a livello individuale per migliorare tecnicamente, non è sembrato particolarmente preoccupato per la sconfitta.
Il calendario asimmetrico del girone di ritorno riproporrà curiosamente la sfida della prima giornata di campionato per la Vanoli che ospiterà Trento sabato alle 20:30.
Cristina Coppola
© Riproduzione riservata
