Cremonese

È Ravanelli il vice Coda: battuta
la capolista di corto Mudo

Il gol decisivo di Ravanelli su assist di Vazquez contro il Venezia (foto Sessa)

La vittoria più importante, nel modo meno scontato, contro l’avversaria più in forma del campionato e con un uomo in meno per quasi tutto il secondo tempo: con un altro blitz confezionato dalla premiata ditta “Mudo & Rava”, la Cremonese supera la capolista Venezia nonostante l’espulsione di Antov e un gol annullato a Coda nel primo tempo. Una partita che a dispetto del risultato mosso solo nel finale è un romanzo da vivere dall’alba al tramonto.

Primo capitolo, le scelte di formazione: Stroppa offre a Majer la prima da titolare, in una mediana con Castagnetti perno e Collocolo a strappare sul centrodestra. Quagliata prende il posto dell’infortunato Zanimacchia, davanti resta la coppia Vazquez-Coda che al 21’ confeziona il vantaggio grigiorosso. Lo scippo di Sernicola però viene rivisto al Var e condannato, annullando l’1-0.

 

L’entusiasmo della panchina dopo il gol di Ravanelli (FOTO SESSA)

 

Reduce da 7 vittorie nelle ultime 8 gare, il Venezia dimostra di non essere planato a Cremona per proteggersi, anzi: Zampano, Johnsen, Gytkjær, Pierini, Tessmann e Busio sono spine sempre elettrificate, ma la difesa grigiorossa sa come scaricare a terra la minaccia. Di clamoroso, prima dell’intervallo, c’è lo spreco di Majer che lascia il match in bilico graziando Bertinato da pochi passi. Il primo tempo però racconta di una Cremo propositiva e smaniosa di prendersi il centro del ring, contro un Venezia verticale, capace di rapidi ribaltamenti di fronte.

Ad inizio ripresa è Antov ad immolarsi per la causa: azzoppa Johnsen ormai a tu per tu con Jungdal prendendosi un rosso che cambia i connotati alla partita. Il paradosso è che li modifichi in meglio per la Cremo: sfangate un paio di situazioni pruriginose, i grigiorossi inquadrano la difesa a quattro e una mediana che non disdegna il fraseggio. La velocità ha un upgrade con gli ingressi di Buonaiuto e Okereke, che mandando in tilt il Venezia con continue scintille.

Manna per la Cremo, che dopo aver creato i presupposti per il colpaccio trova l’affondo decisivo: Bertinato valuta male un corner di Buonaiuto, Vazquez nobilita l’arcobaleno e Ravanelli, bomber di scorta al terzo centro nelle ultime sei giornate, trova la pentola d’oro che vale i tre punti più pesanti della stagione grigiorossa. “Mudo & Rava”, una premiata ditta già decisiva a Cittadella, entrambi a segno, e Brescia, gol di Luca dopo traversa di Franco. Stavolta, ancora da corner, arma in più dopo stagioni improduttive su palla inattiva, la zuccata del 5 è da perderci la testa e fa venir giù la Sud nonostante le mattonelle aggiunte alla muraglia difensiva da un Jungdal che al talento precoce somma una statistica da predestinato: quattro partite in B, zero gol subiti. Aver retto all’urto della capolista, in dieci contro undici, cementa ancor di più il fortino di una squadra alla quarta vittoria filata in casa e al sesto successo nelle ultime sette partite tra campionato e Coppa Italia.

Una Cremonese che dopo le scorpacciate in faccia a Spezia e Brescia, con Lecco e Venezia ha riscoperto il piacere di vincere di corto Mudo.

Simone Arrighi

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