Cremonese

Dallo Zini a Montecitorio:
"No alla violenza di genere"

La conferenza allo Zini

Dallo stadio Zini a Montecitorio, passando da Strasburgo. La triangolazione è ampia e ai vertici solo consensi per l’iniziativa partita da Cremona con la conferenza stampa di Us Cremonese, Lega B, Regione Lombardia e avvocatura, a ribadire l’impegno di tutte le parti coinvolte nella lotta alla violenza di genere. Dopo le parole di sabato (qui l’articolo), il primo plauso è arrivato dal Parlamento Europeo. Così la Presidente Roberta Metsola: “Dobbiamo rinnovare il nostro impegno a fare tutto il possibile per prevenire la violenza contro le donne e le ragazze in Europa e ovunque nel mondo. Non ci sono più scuse – aggiunge Metsola -. Dobbiamo agire adesso. È già troppo tardi. Abbiamo bisogno di un quadro di protezione adeguato, di maggiori condanne e di porre fine alla indifferenza istituzionale che continua nei confronti della violenza endemica contro le donne. Le donne meritano di vivere libere dalla paura. Nessuna parola di conforto potrà mai riportare indietro una madre, una figlia o una sorella. Ma giustizia e responsabilità sono un sostegno per alleviare il dolore di chi rimane in vita”.

Da Strasburgo a Roma, il presidente della Lega B Mauro Balata dopo aver scelto Cremona per avviare l’effetto domino ha parlato anche alla Camera dei Deputati nella Nuova Aula Gruppi Parlamentari. Un intervento partito dal racconto, tragico, di una storia di violenza: “Credo sia giusto aprire ricordando una figura: una ragazza di 17 anni che si chiamava Franca Viola. Era una ragazza che a 17 anni, il 26 dicembre 1965, in provincia di Trapani fu stuprata da un uomo che pensava attraverso questo gesto di poter arrivare al matrimonio riparatore, uno strumento che il codice penale regolamentava per discriminare i soggetti da questo tipo di gesto. Franca si ribellò e denunciò quest’uomo”.

Mauro Balata ha partecipato al convegno “Cambiare per vincere insieme. Lo Sport contro la violenza sulle donne”, organizzato da Us Acli presso la Camera dei Deputati nella Nuova Aula Gruppi Parlamentari, parlando dell’impegno della B alla lotta contro la violenza sulle donne. Al convegno scuole, politici, sportivi.

“All’abolizione di questa norma – riprende Balata – però, si arrivò solo nel 1981, vivendo fino a quel momento con il reato d’onore. Ora il contesto è diverso, ma ci sono due aspetti sui quali concentrare l’attenzione per contrastare la violenza sulle donne: l’attività di politica giudiziaria e quella culturale. Oggi tutti si sono resi conto della gravità del fenomeno, la Lega B è quattro anni che porta avanti la campagna #orabasta per contrastare questo delitto, una mission importante su cui abbiamo avuto grande sensibilità, perché è un tema gigantesco, culturale e non solo giudiziario. Quest’anno abbiamo deciso di rendere strutturale la nostra campagna di responsabilità sociale durante tutte le giornate sensibilizzando sul tema, promuovendo il 1522 e facendo video con tanti nostri calciatori, che sono padri e hanno una forte sensibilità sul tema e che dicono basta. Un progetto applaudito anche dal presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola che sta portando avanti con grande determinazione la direttiva che dovrebbe armonizzazione tutte le legislazioni e di introdurre nuove tipologie di reato anche quelle che avvengono su web. Anche la presidente Meloni è entrata in campo con la ministra Roccella per il rafforzamento del ‘Codice Rosso’ “.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...