Pergo a Novara per
sfatare il tabù delle ultime
Il Novara è totalmente diverso dai vicini di casa dell’Alessandria: questi ultimi hanno vissuti problemi societari e hanno pagato questa situazione; il Novara, invece, pensava di avere costruito una rosa da parte sinistra della classifica e si è ritrovato invischiato nella lotta per non retrocedere.

Attenzione alla buccia di banana. Ovvero, guai a sottovalutare il Novara: la trasferta del “Piola”, sintetico di vecchia generazione che già di per sé pone qualche incognita, vale per la 14esima giornata e, sulla carta almeno, è la sfida in casa dell’ultima in classifica. Dunque Pergo favorito? Beh, questo sì, ma le insidie sono tantissime, di varia natura.
Partiamo col ricordare che, quando parte favorito, raramente il Pergo rende al meglio: anche ad Alessandria sfidava l’ultima della classe e ha perso malissimo, peggior prestazione da inizio stagione. Poi c’è lo stato di forma: il Novara ha sì 6 punti ma arriva da un grande pareggio per 3-3 in casa Pro Vercelli in un derby sempre sentito e mai banale. La Pergolettese, invece, ha perso 4-1 a Mantova, pur tenendo testa alla capolista, e poi 3-0 dall’Atalanta Under23, per una prestazione meno convincente. Insomma, non è il miglior momento per i gialloblu.
In aggiunta ci sono le assente di Piu, ormai prolungata, e di Felicioli, che ha avuto una ricaduta del problema muscolare che sin qui lo ha spesso tenuto ai box. Insomma, anche se il Novara non ha ancora vinto, dato che i 6 punti sono frutto di 6 pareggi, dato che comunque conferma la tendenza piemontese a giocarsela sempre e a restare in casa, non è affatto un materasso morbido.
Gli uomini chiave sono offensivi: da un lato l’esterno, cresciuto nella Roma, D’Orazio, molto rapido e capace di dare il cambio di passo e di creare superiorità nell’uno contro uno; dall’altro, al centro dell’attacco, la prima punta Corti, che infatti gioca quale unico terminale in una scacchiere che si diverte a mandare in avanti, a turno, trequartisti e mediani, dando così pochi punti di riferimento.
Il Novara è totalmente diverso dai vicini di casa dell’Alessandria: questi ultimi hanno vissuti problemi societari e hanno pagato questa situazione; il Novara, invece, pensava di avere costruito una rosa da parte sinistra della classifica e si è ritrovato invischiato nella lotta per non retrocedere.
Ora però la squadra piemontese sta ripartendo e domenica alle 14 in casa cercherà appunto il primo successo, che sarebbe il punto esclamativo che certificherebbe un ritrovato stato di buona salute. E’ anche vero che il Novara in casa rende meno che in trasferta: al “Piola” un solo pareggio e poi cinque ko. Così come è vero che a volte, per ispirarsi, basta guardare la storia recente. E proprio a Novara, nel maggio 2019, la Pergolettese raccoglieva, nello spareggio col Modena, la promozione in C. E’ giunto il momento di tornare grandi?
Giovanni Gardani