Vanoli

Vanoli in ansia per Zegarowski
Cavina: “Spero di recuperarlo”

Domenica 19 novembre alle 19:30 la Vanoli Cremona è pronta a scendere sul parquet del PalaRadi per affrontare la 8ª giornata di Serie A LBA contro la VL Pesaro. Coach Demis Cavina ha presentato la partita presso il centro commerciale Cremona Po con il direttore Rodolfo Manenti che ha annunciato le prossime iniziative congiunte.

«Con il mese di dicembre celebriamo un percorso di un anno di collaborazione con Vanoli Basket con cui abbiamo trovato un’ottima sinergia in ambito di progetti dedicati alla sostenibilità e all’inclusione, nel pieno rispetto dei valori che Cremona Po cerca di portare nel territorio. Abbiamo organizzato la prima edizione di un torneo giovanile di 3×3 insieme a Decathlon e abbiamo avuto momenti di gioco all’interno della galleria per i bambini con la partecipazione dei giocatori. Il 4 dicembre ci sarà un’ulteriore collaborazione dedicata alla raccolta del giocattolo usato, invitando i bambini a portare giochi che possano essere consegnati a famiglie meno fortunate. Quest’anno creeremo un momento di incontro tra i giocatori e i piccoli tifosi per invogliarli a consegnare i loro giocattoli e trascorrere un momento insieme di solidarietà e di vicinanza con una società che si dimostra sempre sensibile a queste iniziative» ha dichiarato Rodolfo Manenti.

Coach Demis Cavina ha poi introdotto il match di domenica sera contro la VL Pesaro: «Le partite impegnative continuano fino alla fine della stagione perché come ribadisco sempre, per noi c’è la necessità di pensare sempre e unicamente al fatto che per vincere le partite dobbiamo giocare con grande concentrazione e determinazione e ricordarci da dove siamo partiti. La squadra ha avuto un problema in settimana – speriamo risolvibile per la partita – Zegarowski si è fermato nell’allenamento di martedì, ha già fatto gli esami strumentali del caso, ha avuto un problema al piede. Siamo abbastanza ottimisti che possa essere in campo domenica ma verrà testato nelle prossime ore.

Rispetto all’ultima partita abbiamo ancora una volta pensato ai punti da migliorare e ci siamo focalizzati sulla continuità che domenica scorsa tra primo e secondo quarto è mancata. Siamo abbastanza consci che non esistano in questo momento dei nostri quintetti perfetti; la chimica è ancora da trovare al 100% in una squadra così giovane ma è anche vero che ci sono stati importanti miglioramenti e attraverso il lavoro settimanale stiamo limando i nostri punti critici.

Dobbiamo trovare continuità per avere per tutti i 40 minuti con Pesaro che è un squadra che ha ottimi giocatori, esperti, capaci di realizzare, è una squadra perimetrale che però ha anche giocatori come Totè che sta facendo un campionato di grande qualità vicino a canestro. Hanno cambiato il centro aggiungendo stazza e solidità con Mockevicius e direi che è una squadra che ha una ottima esperienza e lo ha anche dimostrato giocando fuori casa allo stesso livello delle partite casalinghe»

Pesaro ha bidimensionalità e può colpire dalla distanza. Può essere una chiave della partita?

«È una squadra che fa break, capace di segnare tanti punti in poco tempo perché ha giocatori capaciti di farlo, pericolosi sul perimetro, è una squadra che si passa molto bene la palla, capace di giocare per creare, mantenere un vantaggio e esaltare le proprie qualità. Dobbiamo essere bravi di squadra a contenere l’atletismo delle ali, giocatori molto bravi anche a rimbalzo e che sanno cosa serve per vincere le partite. Non è una squadra che fa differenza tra casa e fuori, ovviamente il successo più roboante è quello di Milano ma è una squadra certamente di grande qualità»

Giocare in casa in questo momento dopo partite sulla carta difficili può voler dire pressione maggiore?

«No, ha pressione maggiore per chi pensa che per una squadra come la nostra ci siano partite facili o partite difficili. Mi ricordo da dove siamo partiti e cosa dicevano di noi all’inizio dell’anno per cui l’approccio è lo stesso che abbiamo avuto con Bologna e in tutte le altre partite. Non cambia assolutamente niente; quando a bocce ferme parti e dicono che sei 15esimo o 16esimo nel ranking sai benissimo che tutte le partite sono difficile e da giocare con il coltello tra i denti e penso che anche quello di domenica sia un match dove dobbiamo pensare a noi stessi come abbiamo fatto fino ad oggi, commettendo anche degli errori. Non si può però parlare di partite con più pressione o meno pressione. La testa è sempre la stessa e mi fa piacere vedere che questo atteggiamento lo abbiano anche i ragazzi nel quotidiano ed è una mentalità che ci aiuta. Noi siamo qui per cercare di fare il massimo e avere il massimo nel quotidiano»

Quanto potrebbe valere una vittoria domenica contro Pesaro?

«Se mancassero 4 giornate sarebbe molto importante, ma essendo a nemmeno un quarto del campionato penso che questi discorsi valgono per quello che è il momento. Penso che chi ancora a novembre pensa a discorsi di classifica stia prendendo un abbaglio, si sono viste stagioni girate a febbraio, siamo ancora a novembre e qualsiasi tipo di calcolo che non farei neanche a febbraio è del tutto prematuro. Una squadra come la nostra deve pensare solo alla prestazione, non agli avversari, non a alla classifica, non a dove giochiamo»

Quanto sarà importante reggere lo scontro a rimbalzo?

«È fondamentale. Quello dei rimbalzi lo abbiamo visto anche domenica scorsa. Essendo noi una squadra che non ha come caratteristica un giocatore che a livello numerico prende un numero di rimbalzi mediamente alto è fondamentale. Anche Pesaro probabilmente non ha un giocatore di stazza con alti numeri in questo senso ma vanno a rimbalzo tanto soprattutto con le ali partendo da fuori. Per noi è importantissimo che la squadra provi a vincere questo tipo di fondamentale. Stiamo sforzandoci attraverso video di spingere i nostri lunghi ad aver continuità nell’andarci, stiamo ottenendo discreti risultati ma per una partita come quella di domenica sarà importante avere qualcosa in più da quel dato statistico. Sarà uno dei punti in cui si deciderà la partita».

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