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Mondiale SBK al Cremona Circuit:
tappe e retroscena del sogno

Sarà come un grande concerto: un concerto che farà lavorare 1200 persone nei cinque giorni precedenti l’evento e poi porterà un totale stimato di 50-60mila persone (il dato di 30mila lanciato nelle corse ore è giornaliero) nel weekend. Il Mondiale di Superbike al Cremona Circuit di San Martino del Lago è senza dubbio l’evento sportivo degli ultimi anni, probabilmente il più grande di sempre in provincia.

Ma è un percorso che parte da lontano: la prima volta in cui Alessandro Canevarolo, gestore del circuito intitolato ad Angelo Bergamonti, ne parlò ai media era il 4 gennaio 2023 (linkiamo l’articolo a lato come testimonianza). All’epoca ospitare un mondiale era poco più che un sogno, da realizzare però in un percorso progressivo di cinque anni. Ora che l’affare è fatto e il contratto, firmato a inizio ottobre, ha il nero su bianco, si possono svelare alcuni retroscena interessanti. Il primo approccio tra Canevarolo e Gregorio La Villa, manager della Superbike, è stato a Portimao, in Portogallo, nell’ottobre 2022, un anno fa esatto. Un modo per capire cosa fare, cosa fosse necessario, i tempi. Sempre con l’obiettivo di realizzare il tutto in cinque anni.

Una prima apertura e un secondo appuntamento a Most, vicino a Praga, in Repubblica Ceca a fine luglio 2023. E lì La Villa fa un passo avanti: “Sareste in grado di ospitare il Mondiale già nel 2024 anziché nel 2027?”. Un’accelerata vertiginosa, che però non spaventa Canevarolo e i suoi i quali, dopo averci pensato qualche giorno, danno l’ok. Da un lato modifiche contrattuali in atto, con qualche accordo scaduto o in scadenza, dall’altro cambiamenti al calendario italiano del Mondiale ed ecco che San Martino può inserirsi da subito.

Il 1° settembre il terzo e ultimo incontro, prima della firma del contratto a ottobre. Quel che è certo è che l’investimento per omologare la pista sarà spalmato sui cinque anni di contratto: prima verranno eseguiti i lavori più urgenti, indispensabili per ottenere l’omologa della pista e per ospitare il pubblico, oltre alla nuova palazzina per ospitare i giudici di gara. Poi tutto il resto, anno dopo anno, migliorando dunque una struttura e un impianto che, anche qualora nel 2028 l’esperienza del Mondiale Superbike dovesse finire, resterebbe poi un gioiello. E avrebbe un appeal tutto diverso.

A proposito dell’omologa, è noto che le piste nuove nel calendario sono inserite con un asterisco, il che significa che l’omologazione manca ancora. Ma questo non spaventa Canevarolo e i suoi: c’è tutto il tempo – nonostante l’anticipo rispetto al primo orizzonte del 2027 – per fare bene e soprattutto c’è la volontà per sfruttare un colpo da maestro.

Giovanni Gardani

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