Cremonese

Maledizione Zini, la Cremo
è finita nella trappola di Bisoli

Foto Francesco Sessa

La maledizione dello stadio Zini continua. Ancora una volta i grigiorossi hanno dovuto rimandare l’appuntamento con la prima vittoria casalinga della stagione. Contro il Sudtirol, Bianchetti e compagni sono caduti in pieno nella trappola di Bisoli. Il calcio pratico ma efficace dell’ex allenatore della Cremo è costato caro. Gli altoatesini, infatti, si sono difesi nella loro metacampo con tutti gli effettivi in campo per poi pungere in contropiede. Ne sono bastate due di ripartenze. La prima si è conclusa con un clamoroso palo che ha messo i brividi allo Zini. La seconda, invece, è stata fatale, con l’incertezza in uscita di Sarr e la sfortunata carambola di Ravanelli, che ha fatto terminare il pallone nella propria porta.

E pensare che era una Cremonese che si era presentata all’appuntamento reduce dalla bella vittoria di Como, alla quale erano seguite due settimane di lavoro, approfittando della sosta per gli impegni delle Nazionali. Evidentemente la pausa non ha fatto bene ai ragazzi di Stroppa, che si è affidato dall’inizio all’undici che ha vinto al Sinigaglia con l’unica eccezione di Ravanelli al posto dello squalificato Lochoshvili. La coppia d’attacco Coda-Okereke non ha girato come contro il Como. Anche Vazquez non è parso in una delle sue giornate migliori e non è riuscito a ispirare la manovra.

Ora c’è poco tempo per leccarsi le ferite, perché venerdì sera la Cremonese tornerà subito in campo per l’anticipo di giornata sul campo del Cittadella. I veneti hanno gli stessi punti dei grigiorossi e al Tombolato hanno perso una sola volta. Servirà tutt’altra Cremonese rispetto a quella vista in campo contro il Sudtirol.

Mauro Maffezzoni

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