Cremo-Parma, Stroppa:
"Gara aperta. No ai regali"
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La tensione si legge in volto, l’attesa del big match è di quelle che non passano inosservate: Giovanni Stroppa è focalizzato sull’obiettivo, portare la Cremonese a giocare al meglio la partita con la capolista Parma. Non ci sarà Buonaiuto, ko muscolare, torna a disposizione capitan Bianchetti. Su impianto e uomini, il tecnico grigiorosso, ha già dimostrato di andare in continuità.
“Il fatto di non cambiare ha dato una certa linearità e continuità rispetto alla partita con l’Ascoli. Questo non significa che sarà la strada da intraprendere. I ragazzi vengono testati e coinvolti tutti durante la settimana, poi ci sono le scelte. Tutti però devono sapere cosa devono fare”.
All’appello mancherà un fantasista ma tornano a disposizione Quagliata dalla squalifica e il capitano dal problema alla schiena:
“Bianchetti recupera, Buonaiuto no”.
Cremonese e Parma, due squadre che giocano a calcio e vogliono il possesso. Che partita sarà?
“Aperta. In questo momento il Parma ha qualcosa in più di noi. Come colmare il gap? Con maggior attenzione rispetto alle precedenti partite. Il Parma è una squadra che concede poco, ha struttura fisica e idee importanti. Lavora da due anni con lo stesso allenatore e qui lo conoscete bene. Sarà una squadra difficile da affrontare ma noi dobbiamo fare di più rispetto alle partite con Ascoli e Cosenza”.
Il Parma sfrutta bene gli spazi, a Cosenza la Cremo ha sofferto i lanci lunghi.
“Al San Vito Marulla secondo me siamo stati corti, abbiamo sbagliato alcune letture difensive. I pericoli sono arrivati da due lanci alle spalle della difesa, con Tutino in contropiede mentre eravamo in dominio della palla. È questo che dobbiamo migliorare, l’attenzione. Anche perché il Parma ha qualità importanti, noi domani non dobbiamo fare regali”.
Note liete del nuovo corso, la crescita di Collocolo.
“Michele è un ragazzo che per caratteristiche mi piace, come Pickel. Ha evidenziato particolarità ed anche efficacia in finalizzazione. Ora però deve diventare un giocatore di tecnica. Molte volte ha regalato palla agli avversari. Domani non possiamo permetterci passaggi sbagliati”.
Da un anno a Cremona si parla di ricerca del regista, Stroppa lo ha trovato subito in Castagnetti:
“Potrebbe essere il perno, ma sto aspettando Majer e stimolando Brambilla. In questo momento Castagnetti è prima degli altri ma non è detto che si possa cambiare”.
Anche col Cosenza si è vista una Cremonese capace di creare tante occasioni: si segna però poco rispetto alla mole di cross e tiri prodotti.
“Potrei dire semplicemente che dobbiamo fare gol ma l’importante è arrivare ad essere pericolosi. Il problema sarebbe non riuscire ad attaccare la porta. Per portare a casa qualche gol in più dobbiamo migliorare nei cross, nell’ultimo passaggio e nei tiri”.
Soddisfatto di quattro punti nelle prime due gare con la Cremo?
“Ci tenevo molto a raccogliere almeno una vittoria in queste prime due partite. Come detto settimana scorsa vincere aumenta la capacità di fare gruppo, accelera i processi di crescita che migliorano la squadra. Sono però soddisfatto a metà. La partita con l’Ascoli mi lascia ancora l’amaro in bocca”.
Domenica ci si aspetta una grande cornice di pubblico: può essere la partita della svolta definitiva?
“Pagherei perché lo fosse. Diciamo che può diventare determinante. Ma allo stesso tempo non cambia niente perché davanti a noi ci sono ancora un sacco di partite. I conti si fanno alla fine”.
Dopo il mini tour de force tra l’Ascoli e il Cosenza, dobbiamo aspettarci variazioni?
“Non ve lo dirò mai. La squadra sta molto bene, ha avuto più giorni per recuperare rispetto ad inizio settimana. Vediamo di valutare la miglior squadra possibile dall’inizio e poi i cambi da poter fare in corsa”.
Capitolo ex: pesa l’aspetto psicologico a giocare contro quelli che sono stati propri compagni o giocatori?
“Non credo, qui di sicuro non vi scordiate il bel lavoro fatto da Pecchia, sarà uno stimolo per i miei giocatori che lo hanno avuto far vedere che sono bravi”.
Quale l’idea d’attacco migliore: quella ampia vista con l’Ascoli o quella verticale di Cosenza?
“La scelta dei giocatori fa la differenza. La cosa ideale sarebbe la sintesi tra le due partite. Ma quello che dobbiamo migliorare tanto noi è il palleggio”.
Simone Arrighi