Cremonese

Il veleno nella Coda dell'ex
Il Parma nel mirino del bomber

(foto Sessa)

Ci sarà anche la carica di Massimo Coda domenica 1 ottobre contro il Parma capolista. Il bomber di Cava de’ Tirreni, tornato a Cremona dopo il triennio 2008-2011 in Serie C, ha anche un passato con la maglia crociata.

Un’esperienza sfortunata, anche se in gialloblù sono arrivati anche i primi gol nel massimo campionato italiano. Era il 2014/15 e Coda mise assieme due reti in 18 partite.

Una stagione piena di difficoltà extra campo per la società ducale che si è riflessa anche con l’ultimo posto in Serie A, che ha costretto Coda a ripartire dalla cadetteria, di cui è presto diventato il bomber per eccellenza.

Prima la Salernitana, poi Benevento (con cui era tornato ad assaggiare la Serie A), Lecce e Genoa accompagnate nel massimo campionato a suon di reti, senza poter dimostrare il proprio valore in A.

Quindi la scelta di tornare in grigiorosso, 12 anni dopo l’ultima volta, per chiudere un cerchio, per una nuova impresa. Se la squadra è partita un po’ a rilento, lui sta trascinando la Cremo con 5 gol in altrettante presenze.

Una media mostruosa, la garanzia di reti cui si aggrappa il popolo grigiorosso in vista del derby con i ducali e non solo.

Oggi Coda è un giocatore e un uomo diverso da quello che aveva lasciato la città del Torrazzo da bomber di belle speranze – poi confermate -, ma anche da quello che nove anni fa passò dal Parma. E adesso è pronto a prendersi sulle spalle la squadra di Giovanni Stroppa. Per se stesso, ma anche per la Cremonese e i suoi tifosi.

mt

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