Pergolettese

Pergo a Lumezzane per trovare
conferme: ma non sarà semplice

I gialloblu devono dimostrare di avere voltato pagina rispetto all’anno scorso, quando la discrepanza tra il cammino interno fortissimo e il passo esterno molto lento creò un viaggio a due marce almeno nei primi mesi.

L’occasione è ghiotta, ma potrebbe anche rappresentare una buccia di banana. La seconda giornata del campionato di serie C girone A mette infatti di fronte la squadra più scintillante della prima giornata, la Pergolettese, in casa domenica alle 16.15 di una delle peggiori del turno appena trascorso, ossia il Lumezzane, neopromossa con doppio salto dall’Eccellenza, che da anni ambiva a tornare tra i Professionisti dopo il fallimento di qualche anno fa.

Attenzione però, perché i 4 gol incassati dal Lumezzane a Vercelli ingannano, dato che la squadra rossoblu era pure partita bene e che comunque la rosa è di discreto livello: il “Lume”, come lo chiamano i suoi tifosi, mira senza dubbio prima di tutto a salvarsi, ma ciò non toglie che con un allenatore esperto e vincente come Arnaldo Franzini, che siede sulla panchina rossoblu dopo avere vinto due campionati di fila, si possa trasformare questo torneo in qualcosa di più ambizioso.

La Pergolettese, di certo, arriva meglio. Ma il “Saleri” è campo storicamente tosto e difficile e, in ogni caso, i gialloblu devono dimostrare di avere voltato pagina rispetto all’anno scorso, quando la discrepanza tra il cammino interno fortissimo e il passo esterno molto lento creò un viaggio a due marce almeno nei primi mesi.

Gli avversari vantano una buona spina dorsale, esperta: Eros Pisano dietro, Simone Pesce e Taugourdeau in mezzo al campo, Capelli davanti, già protagonista della prima rete rossoblu al ritorno tra i Pro. Il 4-3-3 di Franzini ha però messo in mostra diverse crepe a Vercelli, come testimonia il 4-1 incassato, ma è altresì vero che una partita non basta a dare giudizi.

Dal canto suo la Pergolettese, ancora priva di Piu (che tornerà col Renate alla terza giornata) ma con un Caia in grande spolvero, proverà ad alzare il ritmo, perché la squadra già in palla fisicamente può sfruttare l’onda di entusiasmo creata da un grande esordio (e da un ottimo livello di gioco, sfruttando molto le fasce e mostrando diverse soluzioni offensive): come cantava Orietta Berti, finché la barca va, lasciala andare…

Giovanni Gardani

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