Calcio

Crema 1908 ancora in Romagna?
E' attesa per i gironi di D

Il giorno fatidico dei gironi di serie D per la stagione 2023-2024 dovrebbe essere giovedì, anche se non sono arrivati comunicati ufficiali a tal proposito, ma intanto trapelano voci insistenti che vorrebbero i nerobianchi, per il secondo anno di fila, sacrificati all’altare dell’eccesso di Lombardia. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Il Crema 1908 si prepara a percorrere strade già note, verso il mare Adriatico e la Toscana. Il giorno fatidico dei gironi di serie D per la stagione 2023-2024 dovrebbe essere giovedì, anche se non sono arrivati comunicati ufficiali a tal proposito, ma intanto trapelano voci insistenti che vorrebbero i nerobianchi, per il secondo anno di fila, sacrificati all’altare dell’eccesso di Lombardia.

Spieghiamoci meglio. Il girone lombardo in genere è il B, ma le società di questa regione sono troppe, ben 25 e dunque alcune di loro andranno dirottate altrove. Dato che la serie D è interregionale, infatti, serve che almeno un’altra o altre due regioni vengano rappresentate nel medesimo girone. E poiché il raggruppamento può essere al massimo da 20 squadre (o da 18), ecco che almeno 7 club dovranno cambiare strada.

Le quattro principali indiziate sembrano essere proprio Crema 1908, Fanfulla, Sangiuliano e probabilmente pure il Sant’Angelo, tanto che le stesse già sono state inserite nel girone D in una simulazione di gironi indicata da alcune testate emiliane. E’ chiaro che simulazioni e pronostici non sono certezze, ma è altrettanto vero che – in questo momento – sensazioni e voci si mescolano ed entrambe spingono il Crema 1908 verso un girone logisticamente scomodo e peraltro tecnicamente reso impervia dalla possibile presenza della nobile decaduta Piacenza.

A livello di date, dopo il Consiglio di Stato di martedì (sentenza attesa per mercoledì), si attendono novità dal Consiglio Federale, che dovrebbe ratificare, ad esempio, la posizione del Pordenone, dopo di che proprio giovedì dovrebbe arrivare il via libera ai gironi. E pure ai calendari, dato che – con i tornei già posticipati dal 3 al 10 settembre causa ritardi vari – è ovvio che a questo punto non c’è più tempo a perdere.

G.G.

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